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Giuliano detto l'Apostata

Dizionario di Storia (2010)
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Giuliano detto l'Apostata (Flavius Claudius Iulianus)


Giuliano

detto l’Apostata (Flavius Claudius Iulianus) Imperatore romano (Costantinopoli 331 d.C.-Maranga, presso Ctesifonte, 363). Figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli del 337, di cui furono vittime il padre e la maggior parte dei parenti, G. fu educato a Nicomedia sotto la guida del vescovo Eusebio, e poi, insieme al fratellastro Gallo, nella villa imperiale di Macellum in Cappadocia, dove passò sei anni sottoposto a severa vigilanza: studiò filosofia e retorica e fu educato alla fede cristiana. Ritornato alla corte di Costantinopoli, si allontanò dal cristianesimo, maturando una concezione religiosa ispirata all’antico politeismo e al misticismo neoplatonico. Dopo la condanna a morte di Gallo (354) visse ancora sottoposto a vigilanza alla corte di Costanzo II a Milano; concessogli poi di andare ad Atene, si dedicò completamente alla filosofia. Alla fine, richiamato da Costanzo II, preoccupato delle sorti dell’Occidente e forse anche sollecitato dall’imperatrice Eusebia, G. ebbe il titolo di Cesare, sposò la sorella dell’imperatore, Elena, e fu inviato nella Gallia, minacciata dai franchi e dagli alamanni. Nel 358 vinse gli alamanni presso Strasburgo e provvide alla riorganizzazione della Gallia. Cominciò quindi a manifestare i suoi principi di restaurazione pagana e, forte dei suoi successi, si contrappose a Costanzo. Nel 360 a Parigi fu acclamato Augusto dai soldati e marciò verso l’Oriente. Mentre si preparava a resistergli, Costanzo morì (361). La politica religiosa di G., mirante alla restaurazione del paganesimo, iniziò con atti di neutralità e finì con l’intolleranza anticristiana. Si occupò inoltre della riorganizzazione finanziaria e burocratica. Spinto da mistica fiducia nel proprio successo e dal desiderio di emulare Alessandro e Traiano, mosse guerra contro i persiani che minacciavano i confini orientali dell’impero: conquistò alcune fortezze e costrinse il nemico a chiudersi in Ctesifonte, ma disperando dell’assedio di questa città risalì il Tigri e in uno scontro, colpito da un giavellotto, morì.

Vedi anche
Costanzo II imperatore Costanzo II (lat. Flavius Iulius Constantius) imperatore. - Figlio (Sirmio 317 - Tarso 361) di Costantino: fu nominato Cesare nel 323 o nel 324, nel 337 imperatore insieme ai fratelli Costantino II e Costante I con il comando sulle province orientali. Combatté con scarso successo i Persiani, guidati ... Costanzo Gallo (lat. Gallus; dopo la nomina a Cesare, Flavius Claudius Constantius). - Figlio (Massa Marittima 325 - Pola 354) di Giulio Costanzo, scampò col fratello Giuliano (l'Apostata) alle stragi di Costantinopoli del 337; nel 351 fu nominato Cesare dal cugino Costanzo II, con l'incarico di vigilare sulla prefettura ... Eusèbia Eusèbia ‹-ʃ-› (lat. Eusebia). - Seconda moglie (352-360) dell'imperatore Costanzo II, sul quale esercitò largo influsso, sia nella politica religiosa filoariana sia nell'indurlo a eleggere Giuliano (355 d. C.) alla dignità di Cesare. Secondo il racconto di Ammiano, avrebbe dato alla moglie di lui, Elena, ... Franchi Nome di origine germanica con cui furono designati complessivamente vari popoli germanici già conosciuti dai Romani (Catti, Brutteri, Tencteri ecc.), penetrati nell’Impero romano nel 3° sec., quando combatterono contro il generale romano Postumo (258-59), dirigendosi poi verso la Spagna. Giuliano l’Apostata ...
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  • BIOGRAFIE in Storia
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    Giuliano, Flavio Claudio (detto l’Apostata) Imperatore romano, filosofo e letteraro (Costantinopoli 331 d.C Maranga, presso Tesifonte, Persia, 363). Figlio di Giulio Costanzo e di Basilina, fu col fratello Gallo superstite della strage operata alla morte di Costantino su tutti i discendenti maschi ...
  • Giuliano l'Apostata
    Enciclopedia on line
    Imperatore romano (Costantinopoli 331 d. C. - Maranga, presso Ctesifonte, Persia, 363), figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli del 337, di cui furono vittime il padre e la maggior parte dei parenti, G. fu educato a Nicomedia ...
  • Giuliano l'Apostata
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Secondo un'ipotesi avanzata dal Bergmann (citato in bibl.), l'ombra di colui / che fece per viltade il gran rifiuto (If III 59-60) sarebbe quella dell'imperatore romano G. l'Apostata (nato a Costantinopoli il 331 d.C., acclamato Augusto nel 360, morto in Persia nel 363), che avrebbe rifiutato la derivazione ...
  • GIULIANO l'Apostata, imperatore
    Enciclopedia Italiana (1933)
    GIULIANO (Flavius Iulianus Augustus) l'Apostata (ἀποστάτης; anche ταραβάτης "trasgressore"), imperatore Alberto Pincherle Figlio di Giulio Costanzo (nato dal matrimonio di Costanzo Cloro con Teodora) e di Basilina (figlia di Giulio Giuliano, prefetto del pretorio sotto Licinio e probabilmente console ...
Vocabolario
apòstata
apostata apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
giuliano²
giuliano2 giuliano2 agg. [dal nome di Giulio Scaligero (v. oltre)]. – In astronomia, ciclo o periodo g., il periodo di tempo contenente 2.914.695 giorni (cioè 7890 anni del calendario giuliano, di cui alla voce prec.), che si ottiene moltiplicando...
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