ACQUAVIVA D'ARAGONA, Giulio
Nacque a Napoli nel 1546 da Giovan Girolamo e Margherita Pio. Abbracciata la carriera ecclesiastica, si trasferì a Roma, dove si fece notare ben presto negli ambienti di Curia e nel 1566 fu nominato referendario delle Due Segnature. Il 19 sett. 1568 fu mandato da Pio V, come nunzio straordinario, a Madrid per trattare, oltre che di particolari questioni di giurisdizione ecclesiastica, del problema della confessione augustana e della bolla della crociata. Aveva anche istruzioni di fare indagini sulla morte di don Carlos. Il nunzio permanente a Madrid, Castagna, riferì della sua capacità diplomatica a Roma con molta lode. Rientrato in Italia nel dicembre dello stesso anno, il 9 giugno 1570, fu nominato cardinale diacono del titolo di S. Teodoro. La sua nomina fu decisamente avversata dal rappresentante spagnolo a Roma, che lo sospettava di simpatie filofrancesi. Intimo di Pio V, lo assistette al letto di morte. Partecipò al conclave che portò all'elezione di Gregorio XIII. Morì appena ventottenne a Roma il 21 luglio 1574.
Durante il suo soggiorno a Madrid gli era stato raccomandato M. Cervantes, che tenne poi a Roma al suo servizio per qualche tempo.
Fonti e Bibl.: P. Litta, Fam. cel. ital., Acquaviva, tav. V; C. Perez Pastor, Documentos cervantinos hasta ahora inéditos, II, Madrid 1902, pp. 357-364; L. Serrano, Correspondencia diplomatica entre España y la Santa Sede durante el pontificado de S. Pio V, Madrid 1914, II, pp. 465, 492, 515; III, pp. 357, 358; G. Palazzi, Fasti cardinalium omnium S. R. Ecclesiae, III, Venetiis 1703, coll. 522-523; B. Storace, Istoria della famiglia Acquaviva reale d'Aragona, Roma 1738, p. 72; F. Navarro y Ledesma, El ingenioso hidalgo Miguel de Cervantes Saavedra, Madrid 1905, pp. 70-73, 83; L. v. Pastor, Storia dei Papi, VIII, Roma 1929, pp. 116-117, 295; G. van Gulik-C. Eubel, Hierarchia catholica..., III, Monasteril 1923, p. 44.