BELLONI, Giulio Andrea
Nacque a Roma il 1° febbr. 1902 da Norberto e da Maria Budberg. Studiò giurisprudenza a Roma, pubblicando ancora studente un breve saggio di criminologia (Preliminari alla criminologia, Roma 1922) e laureandosi in diritto penale con E. Ferri.
Nella sua formazione culturale il B. seguì l'indirizzo positivista, integrato in materia di diritto penale con i maestri della scuola classica, soprattutto F. Carrara ed E. Pessina. Cercava intanto nel Risorgimento i precedenti culturali del positivismo, risalendo, attraverso l'influenza di Arcangelo Ghisleri, col quale fu in stretta relazione, fino a Carlo Cattaneo e a G. D. Romagnosi. Questa filiazione culturale culminò nell'incontro con la tradizione politica mazziniana, di cui l'attrassero specialmente il rigore morale e i valori, sociali.
Militò nella federazione giovanile del partito repubblicano, della quale fu segretario nazionale nel 1924-1925; negli stessi anni diresse L'Alba repubblicana.Colpito dall'entrata in vigore della legge Federzoni sulla stampa si dedicò, allora, ad un'attività pubblicistica specializzata nelle ricerche criminologiche ed antropologiche: fu redattore dell'Annuario di studi legislativi e di diritto comparato, de La giustizia penale (di cui assunse la condirezione), di Criminalia, dell'Archivio di antropologia criminale e de La Scuola positiva.
Nel 1940 curava una raccolta dei propri saggi sul Romagnosi (Saggi sul Romagnosi, Milano 1940), nel quale vide in particolare il superamento di un giusnaturalismo antistorico e staticamente razionalistico e il merito di aver armonizzato diritto naturale e storicismo.
Scoperti i suoi contatti con il movimento "Giustizia e Libertà" fu imprigionato. Frutto di tale esperienza diretta fu Lo specchio dell'Erinni (Firenze 1945), uno studio di psicologia criminale, che avviava un'ampia critica al regime carcerario, ripresa in altri scritti e nei suoi discorsi parlamentari.
Ritornato all'attività politica già durante la lotta di liberazione, allorché, insieme con Giovanni Conti, partecìpò alla riorganizzazione clandestina del partito repubblicano, nel 1946 fu eletto segretario politico del partito e direttore de La Voce repubblicana.Lasciò queste cariche dopo il congresso repubblicano di Bologng del 1947, e nel 1948 fu eletto deputato di Roma. e del Lazio. Nel 1946 fondò, e diresse poi fino alla morte, una rassegna intitolata L'idea repubblicana, in cui venne svolgendo la tesi del "socialismo mazziniano" (esposta anche nel suo studio Socialismo mazziniano, Roma 1946), che era già stata enunciata, al principio del secolo, da Alfredo Bottai.
Il B. interpretò il pensiero e l'azione sociale del Mazzini come premessa storica per uno sviluppo italiano dei socialismo, tendente ad un pluralismo economico di gruppi di lavoratori associati nella produzione e a sostituire l'azionariato di lavoro al sistema del salario.
L'accentuazione del contenuto sociale ed economico insito nel pensiero repubblicano è manifesta già negli scritti giovanili, specialmente in un saggio del 1931, nel quale il B. addita i precedenti del determinismo economico nella dottrina storica del Cattaneo: La dottrina storica di c. Cattaneo e il determinismo economico, in Riv. di cultura, 1931, fascicolo 3-4. Nell'ultimo libro, Maurizio Quadrio: profili del Risorgimento d'Italia in un profilo biografico (Milano 1947), tornò ancora al periodo del Risorgimento, con il profilo biografico di una figura tipicamente mazziniana, in cui rigettava l'impostazione storiografica dell'Omodeo circa la complementarietà dell'opera di Cavour e di Mazzini nello sforzo comune del Risorgimento.
Il B. morì a Perugia il 10 genn. 1957.
Opere, oltre a quelle ricordate: Cattaneo tra Romagnosi e Lombroso, 1 ediz., Albano 1928; 2 ediz., Torino 1931; Romagnosi, profilo storico, Milano 1931; Napoleone Colajanni nella scienza e nella vita italiana, Caltanissetta 1932; Napoleone Colajánni criminalista, Caltanissetta 1935; Riforme penali dell'America latina, Roma 1938; Arcangelo Ghisleri: cenni biografici e dati bibliografici, Roma 1943; Cattaneo criminalista, Milano 1943; Tubercolosi e criminalità nelle case di pena, Città di Castello 1943; Carlo Cattaneo: profilo, Roma 1944; Mazzini e il problema- operaio in Italia, in G. Rensi-G. A. B., Repubblica e socialismo, Roma 1944.
Fonti e Bibl.: I senatori e i deputati della prima legislatura repubbl., Roma 19491 p. 103; N. Romualdi, Un grave lutto per la democr. ital., in La Voce Repubblicana, 12 genn. 1957; Comemorazione alla Camera dei Deputati tenuta dall'on. c. Macrelli, ibid., 17 genn. 1957; G.Conti, Ricordo di B., ibid., 10 febbr. 1957; Escobedo, commemorazione, in La Giustizia penale, febbraio 1957; L'Idea Repubblicana, numero speciale, s. 2, XII (1957), con scritti sul B. di V. Parmentola, A. Bottai, A. De Donno, T. Grandi, P. Ingusci, U. La Malfa, A. Spallicci, O. Spinelli e altri; P. Ingusci, B.: a un anno dalla scomparsa, in La Voce repubbl., 10 genn. 1958; V. Parmentola, G. A. Belloni, in Aspetti e figure della Pubblicistica repubbl. ital., Milano 1962; W. Maturi, Interpretazioni del Risorg, Torino 1962, p. 544; B. Di Porto, Il pensiero polit. di G. A. B., in La Voce repubblicana, 10 genn. 1963; Id., Il Partito repubblicano italiano.... Roma 1963, pp. 182-184; importanti notizie ci sono state anche gentilmente fornite dalla vedova Lia Belloni Abatini.