Belinzaghi, Giulio
Banchiere e uomo politico (Milano 1818 - Cernobbio, Como, 1892). Dopo aver iniziato a lavorare in un istituto di credito di Milano come commesso, nel 1849 riuscì a fondare una propria banca, che divenne tra le più importanti della città. Fu tra i finanziatori del movimento patriottico in Lombardia prima del 1859. Nel 1867 fu eletto alla Camera dei deputati, come esponente del gruppo dei moderati. L’anno successivo però rinunciò al mandato perché divenuto sindaco di Milano. La sua nomina segnò, per la città, il passaggio dal predominio del gruppo aristocratico, caratterizzato da grossi interessi immobiliari, a un nuovo gruppo, politicamente più dinamico, in cui prevalevano gli interessi finanziari e borghesi e interessato allo sviluppo e alla creazione di nuove industrie. Conservò la carica di sindaco per molti anni dal 1868 al 1882 e poi dal 1889 alla morte, contribuendo largamente allo sviluppo della Milano moderna. In tutto il periodo non abbandonò mai l’attività imprenditoriale. Fu, tra l’altro, presidente della Società ferroviaria mediterranea, della Camera di commercio di Milano e della Banca nazionale. Nel 1872 venne nominato senatore del Regno e l’anno successivo ottenne il titolo di conte.