• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

AMIDANO, Giulio Cesare

di Armando O. Quintavalle - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)
  • Condividi

AMIDANO, Giulio Cesare

Armando O. Quintavalle

Figlio di Luigi, e chiamato anche Pomponio perché confuso con un suo fratello che faceva il notaio. Nacque a Parma nel 1566; discepolo di Gerolamo Bedoli, si formò sulla tradizione locale, guardò B. Schedoni e soprattutto Annibale Carracci. Poche sono le notizie biografiche: la data su qualche dipinto e il ricordo che nel 1628 affrescò sul cosiddetto arco di San Lazzaro, sulla via Emilia, eretto per le nozze di Odoardo Farnese con Margherita de' Medici, la vittoria dei Parmigiani su Federico Il di Svevia.

Morì nel 1630.

Arduo è datare le sue opere, perché la sua pittura è statica, se pure tormentata ed eclettica, con macchie di luce che appiattiscono, più che sussidiare, la forma: Giobbe sul letamaio, già nell'oratorio del rappresentato, ed ora nella chiesa di San Giuseppe a Parma; la Sacra famiglia, angioli ed i ss. Genesio, Francesco e Agnese,nella Galleria Nazionale della detta città, ma proveniente dalla chiesa di Santa Maria in borgo Taschieri; un'altra Sacra famiglia nella Pinacoteca Nazionale di Napoli, del pari fiacca e ricalcata sullo Schedoni; il Martirio di S. Pietro nell'abside della chiesa parrocchiale di Vigatto (Parma), eseguito nel 1612 per dodici doppie d'oro; lo Sposalizio di s. Caterina tra i ss. Carlo Borromeo e Francesco d'Assisi, nell'oratorio dei Rossi a Parma, una delle sue opere migliori (1616); il Cristo deposto della Galleria di Parma, prossimo al S. Sebastiano dello Schedoni, nella Pinacoteca di Napoli; il ritratto di uno Scultore, di buon effetto, malgrado il basso cromatismo, nella detta Galleria di Parma; un ulteriore Sposalizio di s. Caterina, ivi, copia con varianti del quadro di Annibale Carracci nel Palazzo Reale a Napoli, che replica anche nella chiesa di Barbiano presso Felino (Parma); ed altri dipinti.

Fonti e Bibl.: Parma, Museo di Antichità, R. Baistrocchi, Guida di Parma, ms. n. 120 [1780] c. 99; ibid., Sanseverino, Dizionario pittorico, ms. n.173, p. 22; Parma, Bibl. Palatina, M. Zappata, Notitiae ecclesiarum, ms. parm. n. 1134 [sec. XVIII]; Parma, Museo di Antichità, E. Scarabelli Zunti, Documenti e memorie di Belle Arti parmigiane, IV [1551-1600], ms. n. 103, cc. 13 e 14 e V [1601-1650], ms. n. 104, cc. 19-20; ibid., Id., Materiale per una guida di Parma, II, ms. n. III, c. 61 v. e 218; Descrizione di zoo Quadri, Parma 1725, p. 55; O. Ruta, Guida... della città di Parma, Parma 1780, pp. 61, 63-64; I. Affò, Il parmigiano servitor di piazza, Parma 1796, p. 67, 124, 126, 127, 134; O. B. Bodoni, Le più insigni pitture parm., Parma 1809, tavv. XVII, XVIII; C. Ricci, Guida di Parma, Parma 1896, pp. 59-62, 229, 306; A. De Rinaldis, La Pinac. del Museo Naz. di Napoli, Napoli 1928, pp. 4 a.; V. Moschini, B. Schedoni, in L'Arte, XXX (1927), pp. 123-125; A. O. Quintavalle, La R. Gall. di Parma, Parma 1939, pp. 61 s., 278 s.; Id., Mostra parmense di dipinti Moti ed ignoti, Parma 1948, pp. 67, 82 s.; A. Ghidiglia Quintavalle, La Galleria Nazionale di Parma, Bologna 1956, p. 28; Id., I Carracci e Parma, in Aurea Parma, XL, 4 (1956), pp. 285a.; U. Thieme-F. Bccker, Allgem. Lexikon der Mldenden Kunstler, I, p. 406; Encicl. Ital., II, pp. 967 s.; U. Galetti-E. Camesasca, Encicl. della pittura ital., p. 53.

Vedi anche
Parma Comune dell’Emilia-Romagna (260,8 km2 con 178.718 ab. nel 2008, detti Parmigiani e meno comunemente Parmensi) capoluogo di provincia. La città, tagliata da E a O dalla Via Emilia e da S a N dal torrente Parma, sorge nella pianura uniforme. La parte della città posta alla destra del torrente è detta P. ... chiesa Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici qāhāl e ‛ēdāh, che indicano l’«adunanza» del popolo d’Israele, ossia una società religiosa e politica ... affresco Tecnica pittorica consistente nello stendere colori diluiti con acqua su uno strato di intonaco fresco che, asciugandosi, forma una superficie dura e compatta che fissa il colore (➔ pittura). Annibale Carracci Pittore (Bologna 1560 - Roma 1609), fratello di Agostino. Fu, della sua famiglia, l'ingegno più fecondo e più vivo. Nelle prime opere si notano influssi di B. Cesi, di O. Samacchini, di P. Fontana. A Parma studiò il Correggio, a Venezia il Veronese e i Bassano. Nel 1582 fondò a Bologna, con Agostino, ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
Tag
  • MARGHERITA DE' MEDICI
  • ANNIBALE CARRACCI
  • ODOARDO FARNESE
  • CARLO BORROMEO
  • VIA EMILIA
Altri risultati per AMIDANO, Giulio Cesare
  • AMIDANO, Giulio Cesare
    Enciclopedia Italiana (1929)
    Pittore, nacque a Parma intorno al 1566 e vi morì intorno al 1630. Studiò il Correggio senza accostarsi alla sua fine sensibilità, ne imitò il colore senza eguagliarne la freschezza, ne accentuò il contrasto delle luci e delle ombre, rendendolo schematico e duro, con danno del modellato. Le sue opere ...
Vocabolario
Céṡare
Cesare Céṡare s. m. – 1. Titolo distintivo degli imperatori romani, derivato dal cognome del generale, triumviro e dittatore Gaio Giulio Cesare (100 o 102 - 44 a. C.). 2. Nell’Impero bizantino, in origine titolo dell’imperatore associato...
giulìo
giulio giulìo agg. – Variante poet. ant. di giulivo: S’i’ non ti veggo ogn’or donna giulìa (Poliziano); Verde ride il tuo velo a la giulìa Primavera d’amore (Carducci).
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali