AMIDANO, Giulio Cesare
Pittore, nacque a Parma intorno al 1566 e vi morì intorno al 1630. Studiò il Correggio senza accostarsi alla sua fine sensibilità, ne imitò il colore senza eguagliarne la freschezza, ne accentuò il contrasto delle luci e delle ombre, rendendolo schematico e duro, con danno del modellato. Le sue opere sicure sono: il Martirio di S. Pietro (1612) per la Parrocchiale di Vigatto (Parma), lo Sposalizio di S. Caterina (1616) nella SS. Trinità dei Rossi di Parma, il S. Sebastiano con S. Rocco in S. Lucia di Parma, e la Madonna e Santi già in S. Maria di Borgo Taschieri, poi nella Beata Vergine del Quartiere e infine nella R. Pinacoteca parmense, ove ora si trova con altri dipinti attribuiti all'A. Nel 1628 decorò con affreschi a chiaroscuro, oggi scomparsi, l'arco trionfale eretto per le nozze di Odoardo Farnese con Maria de' Medici nei pressi di S. Lazzaro Parmense. La personalità artistica di G. C. A. è tuttora confusa con quella di Luigi Amidano, pittore del quale ben poco si conosce. Giulio Cesare fu ritenuto maestro di Bartolomeo Schedoni, ma è più logico parlare di influssi reciproci e non di rapporti intercorsi fra maestro e scolaro.
Bibl.: S. Lottici, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907; V. Moschini, Schedoni, in L'Arte, XXX (1927), pp. 123-25.