ARRESTI, Giulio Cesare
Musicista nato a Bologna nel secondo decennio del sec. XVII. Era alunno di Ottavio Vernizzi, che, unitamente al Giacobbi, fu dei primi maestri bolognesi che accogliessero e praticassero il nuovo stile monodico. Nel 1668 venne eletto direttore della Cappella di San Salvatore, e nel 1685 organista di S. Petronio. Appartenne, sotto il nome di Sollevato, all'Accademia dei Filomusi, e più tardi fu tra i fondatori dell'Accademia dei Filarmonici della quale per ben tre volte fu nominato principe. Nel 1659 si accese tra lui e il direttore della Cappella di S. Petronio, Maurizio Cazzati, una disputa a proposito di critiche vicendevolmente mosse sulle loro composizioni. Documento della feroce e lunga polemica è un: Dialogo fatto fra un maestro e un discepolo desideroso d'approfittare nel Contrappunto (manoscritto dell'A. unitamente a una lettera del Perti), a cui seguirono da parte del Cazzati una Risposta alle opposizioni fatte dal signor G. C. Arresti (Venezia 1664), e da parte dell'A. le Gare Musicali (Venezia 1664), dove si mettevano a confronto pubblico le loro opere. L'A. è autore di diverse composizioni ecclesiastiche (messe, mottetti, inni) e di sonate per organo: scrisse inoltre quattro oratorî. Morì a Bologna nel 1695, o, secondo altri storici, nel 1692.
Il figlio di lui, Floriano, studiò organo e composizione a Roma sotto la guida di Bernardo Pasquini. Tornato nella sua città natale, si aggregò all'Accademia dei Filarmonici nel 1684, e di essa fu fatto principe nel 1714. Succedette al padre come secondo organista di S. Petronio. Per organo scrisse lavori notevoli e compose altresì alcuni oratorî per le chiese della città e alcune opere, tra le quali Inganno vince inganno.