COSTANZI, Giulio Cesare
Nacque a Contigliano (Rieti) il 25 apr. 1875 da Francesco (parente del costruttore del teatro dell'Opera di Roma) e Rita Nardi. Laureatosi in ingegneria civile a Roma, frequentò subito dopo i corsi della Scuola di applicazione di Torino e nel novembre del 1900 fu nominato tenente di artiglieria e genio. Distaccato presso l'Istituto geografico militare, conseguì il diploma di specializzazione in geodesia e quello di perfezionamento in geografia presso l'Istituto di studi superiori di Firenze. Nei primi del '900 partecipò a diverse campagne di rilevamento geodetico e astronomico.
In quegli anni il C. ebbe modo di seguire le prime esperienze di volo e nel 1910 decise di dedicarsi agli studi aeronautici; fu allora nominato direttore del laboratorio di aerodinamica del I battaglione specialisti del genio, presso lo stabilimento di costruzioni aeronautiche di Roma, ove rimase fino alla primavera del 1915.
Partecipò alla prima guerra mondiale, inizialmente col grado di capitano di artiglieria, al comando della prima squadra aeroplani. Nel 1916 fu promosso maggiore ed ebbe il comando del settimo gruppo aeroplani; tenne questo comando per più di un anno, meritandosi un encomio solenne per la perizia con cui svolse le sue mansioni. Trasferito al Comando Supremo, nel 1917 fu promosso tenente colonnello e inviato a Versailles presso il Supremo Consiglio di guerra, in rappresentanza del Comando generale dell'aeronautica. Un anno dopo rientrò in Italia e fu nominato capo della Direzione sperimentale dell'aviazione.
Nel 1923, a seguito di concorso, divenne colonnello del genio aeronautico e vicedirettore del nuovo corpo, diretto dal gen. A. Guidoni. Nel 1928 fu promosso generale della riserva e nominato consigliere di Stato; nel 1935 divenne tenente generale e successivamente ispettore generale. Morì a Roma il 28 ag. 1965.
Le prime pubblicazioni risalgono al periodo passato presso l'Istituto geografico militare; durante una serie di rilievi fatti per preparare una carta geografica di una zona piuttosto vasta, il C., constatate delle anomalie della gravità in corrispondenza delle catene montuose, pubblicò nel 1910 a Pavia l'opera La distribuzione della gravità in Europa specialmente in relazione coi sollevamenti montuosi (su questo argomento aveva già presentato nel 1907 una relazione all'Académie des sciences di Francia: Les déplacements de maxima de l'anomalie positive et négative de la pesanteur relativement à la configuration duterrain). In questa opera, dopo una dotta dissertazione sulla genesi di dette anomalie, avanzò l'ipotesi di una loro correlazione con l'esistenza di giacimenti di petrolio.
Il C. è principalmente noto per il contributo dato al progresso dell'aeronautica italiana, anche se i suoi interessi si estesero a diversi settori. Nel campo delle costruzioni aeronautiche è da ricordare il notevole successo ottenuto nella realizzazione di un trimotore da bombardamento a lunga autonomia, frutto delle innumerevoli esperienze fatte nel laboratorio dello stabilimento di costruzioni aeronautiche. L'aereo, denominato CC 20, fu progettato in collaborazione con l'allora colonnello G. A. Crocco (le due C della sigla sono le iniziali dei nomi dei due progettisti): costruito nelle officine Breda, aveva tre motori da 1.000 CV, le ali a sbalzo e, cosa mai fatta prima d'allora in Italia, carenatura metallica integrale. Nel volo inaugurale, avvenuto il 27 sett. 1929, l'aereo fu felicemente pilotato da I. Balbo.
Nel campo dell'aerodinamica, oltre a numerosi libri di testo, sono di fondamentale importanza i Rendiconti delle esperienze e degli studi eseguiti nello stabilimento di Costruzioni aeronautiche del genio (Roma 1912): citiamo, tra i vari titoli, Nota sulla resistenza delle eliche autorotanti, in cui, dopo aver trattato della forza sostentatrice di un'elica autorotante ad asse verticale, viene esposto il calcolo del passo e delle dimensioni più convenienti per un certo peso della macchina (di questi dati si servì poi lo spagnolo J. de La Cierva, inventore dell'autogiro); Alcune esperienze di idrodinamica, in cui, accertata l'esistenza di due regimi non quadratici di resistenza in acqua alle basse e alte velocità, viene commentata la discordanza dei risultati ottenuti in altri laboratori e ne viene attribuita la causa alla turbolenza (di queste esperienze il C. informò l'ing. Eiffel, il progettista della famosa torre: costui ripeté in aria le prove e ottenne risultati analoghi); Esame sintetico delle eliche dei dirigibili militari P1, P2, P3, studio sperimentale sul funzionamento di un tipo di elica a passo variabile, poi tradotto in tedesco e divenuto argomento di lezioni alla Sorbona. Notevole è pure l'opera Elementi per un nuovo metodo di calcolo aerodinamico degli aeroplani (pubbl. nei Rendiconti tecnici del Ministero dell'Aeronautica (XIV [1926], 1, pp. 1-85), in cui sono rivelate le irregolarità dell'esponente della velocità nel calcolo della portanza e della resistenza all'avanzamento: alle basse incidenze, positive e negative, la resistenza aumenta con esponente della velocità inferiore a 2 (l'esponente è 1,5 in prossimità dell'incidenza di portanza nulla); la portanza, invece, aumenta con esponente superiore a 2 (in prossimità della portanza nulla l'esponente tende all'infinito). Tra le opere di aeronautica è da ricordare anche l'articolo Per uscire dal Pianeta, pubblicato nel 194 sulla rivista Aer di Torino I, 5, pp. 11 s.), nel quale il C. affermò che solamente con l'energia atomica l'uomo avrebbe potuto raggiungere i pianeti vicini; interessante anche un altro articolo, pubblicato nel 1914 sulla stessa rivista (4, p. 11), avente per titolo Sulla possibilità di aumento indefinito, della velocità degli aeroplani nel volo ad alta quota;fondamentale è infine l'articolo La convenienza della navigazione stratosferica per le linee rapide di comunicazione intercontinentale, pubblicato nel 1934 sulla rivista Le Vie dell'aria (VI, 42, p. 4), nel quale il C. sostiene la convenienza del volo ad alta quota per gli aeroplani civili del futuro.
Il C. si occupò anche di politica economica con una serie di scritti pubblicati negli anni precedenti la seconda guerra mondiale e tendenti a sottolineare la difficoltà di approvvigionamento di alcune materie prime, provenienti dall'estero, e la convenienza, per l'economia nazionale, di ricorrere all'uso di succedanei. Tra gli altri, citiamo Il lubrificante nazionale, pubblicato a Roma nel 1931 a cura del Consiglio nazionale delle ricerche (C.N.R.) in cui si sottolinea la necessità di sostituire con l'olio di ricino, abbondante in Italia, l'olio minerale per la lubrificazione dei motori; Ilproblema dell'autotrazione in Italia (in Rivista aeronautica, VIII [1932], 12, pp. 485-520), nel quale si sostiene l'opportunità di sostituire il petrolio con surrogati, al fine di diminuire il cospicuo esborso di valuta. Degni di nota sono pure gli esperimenti, fatti dal C. in quel periodo, per ricavare la cellulosa dalla paglia allo scopo, effettivamente raggiunto, di produrre esplosivi.
Verso il 1940 il C. aveva iniziato la preparazione di un'opera molto impegnativa, l'Enciclopedia dell'aeronautica e delle tecniche da essa applicate. Dopo anni di lavoro aveva quasi ultimato l'opera, che si componeva di circa 4.000 voci di aeronautica distribuite su 1.500 pagine, ma decise di non darla alle stampe, avendo rilevato dei difetti di aggiornamento (non era riuscito a trattare in modo adeguato, per scarsità di documentazione, le ultime conquiste nel campo astronautico).
Il C. fu membro del Comitato nazionale per l'ingegneria nel C.N.R. dal 1929 al 1937; dal 1937 al 1944 membro del Consiglio direttivo del suddetto comitato; dal 1933 al 1939 membro e poi presidente della sottocommissione per la cartografia aeronautica nella Commissione internazionale di navigazione aerea a Parigi; dal 1934 al 1941 rappresentante del ministero dell'Aeronautica nella Commissione interministeriale per le materie prime mancanti o deficitarie e per i surrogati e i succedanei della Commissione suprema difesa; presidente del Registro aeronautico italiano dal dicembre 1938 all'aprile 1944; dal 1928 al 1943 docente di aerodinamica del volo presso l'Accademia aeronautica di Caserta. Il C. stesso pubblicò a Roma nel 1958 l'opera Dati biografici ed elenco ragionato delle sue pubblicazioni.
Bibl.: Dati biogr. e documenti originali presso il Museo Caproni di Roma; Chi è?, 1961, sub voce; La scomparsa di un pioniere della tecnica aeronautica, in Aeronautica, X (1965), 36, p. 5; Gran Enc. aeronautica, Milano 1936, sub voce; Il Corriere dell'aviatore, XVI (1968), 3, p. 2.