Figlio illegittimo (1481-1561) di Ercole I e della sua amante Isabella Arduino; ingelosì il fratello, cardinale Ippolito, ottenendo i favori di Angela Borgia, parente della duchessa Lucrezia, moglie di Alfonso I. Assalito dai servi di Ippolito, che voleva farlo accecare, perse un occhio. Per vendicarsi Giulio ordì allora (1506), con l'appoggio di suo fratello Ferrante, secondogenito di Ercole I, una congiura diretta a uccidere il cardinale Ippolito e il duca Alfonso I. Ma la macchinazione fu scoperta dal cardinale: Giulio e Ferrante furono condannati al carcere a vita. Dopo 53 anni di carcere, G. fu graziato nel 1559 quando Alfonso II salì al trono.