RIZZO, Giulio Emanuele
Archeologo, nato a Melilli (Siracusa) il 27 maggio 1865; laureato in giurisprudenza e lettere. Entrò giovanissimo nell'insegnamento liceale, donde passò al Museo di Napoli, quindi agli scavi del Foro Romano, e infine al Museo Nazionale Romano, del quale fu per alcuni anni direttore incaricato. Nominato professore all'università di Torino, insegnò successivamente nelle università di Napoli e di Roma.
Al primo periodo della sua produzione appartengono numerosi scritti di carattere filologico, fra i quali notevole il Saggio su Imerio il sofista (Torino 1896), e gli Studi archeologici sulla tragedia e sul ditirambo (Torino 1898). Fra le numerose monografie di carattere archeologico, pubblicate fra il 1900 e il 1916, si citano: Il tempietto fittile di Nemi (Roma 1909), studio sul tempio italico-etrusco; Saggio sul ceramografo Skythes (Parigi 1912), capitolo nuovo per la storia della pittura industriale greca, in uno dei momenti più oscuri; Dionysos Mystes (Napoli 1910), memoria nella quale il R. dà, per il primo, l'esegesi completa delle pitture della "Villa dei misteri" a Pompei; Il sarcofago di Torre Nova (Roma 1913), monografia nella quale si trattano problemi relativi alla storia della religione e dell'arte greca; Tyro (Napoli 1916): l'interpretazione del bassorilievo di Medma e delle sue relazioni con la tragedia perduta di Sofocle. Altri studî riguardano l'arte romana (Ara Pacis Augustae, in Capitolium, 1926; La base di Augusto di Sorrento, Roma 1933); opere particolari della scultura greca, come, per esempio, la ricostruzione del Discobolo di Castel Porziano, ecc.
Il disegno di dare per la prima volta all'Italia una storia critica dell'arte greca e della romana rimase interrotto, ma il volume pubblicato (Storia dell'arte greca, parte 1ª, Torino 1911-14) è la più completa esposizione critica di tutto ciò che si conosceva fino all'anno 1914 dell'arte cretese e della micenea. Nel volume sul Teatro greco (Milano 1916) la pubblicazione del teatro di Siracusa dà al R. occasione di mettere a confronto ìl celebre monumento con tutti gli altri simili del mondo ellenico, il libro su La pittura ellenistico-romana (Milano 1930) mira a dare una visione delle origini, delle forme e del contenuto della pittura decorativa di età romana. L'altro volume Prassitele (Milano 1932) è la più completa monografia sul grande scultore ateniese. Il R. dirige la pubblicazione dei Monumenti della pittura antica scoperti in Italia, di cui sono già apparsi i primi fascicoli.