FANO, Giulio
Fisiologo, nato a Mantova il 29 marzo 1856, morto ivi il 27 settembre 1930. Laureatosi a Torino in medicina e chirurgia nel 1879, studiò a Lipsia nell'Istituto di fisiologia. Tornato in patria, fu prima assistente di A. Mosso, a Torino, poi aiuto di L. Luciani a Firenze. Nel 1883 conseguì a Firenze la libera docenza e nel 1884 ebbe l'incarico dell'insegnamento della fisiologia nell'università di Genova, dove (nominato poco dopo professore straordinario) rimase fino al 1894, quando fu chiamato a succedere al Luciani, nella cattedra di fisiologia di Firenze. Nel 1916, passò alla direzione dell'istituto d'istologia e fisiologia generale di Roma, e vi rimase fino alla morte. Vincitore del premio reale dei Lincei nel 1897, fu nominato in seguito socio nazionale di questa accademia; senatore del regno fino dal 1911, fu eletto nel 1916 accademico dei XL.
Fin dal tempo del suo soggiorno in Germania si distinse per le sue ricerche sul comportamerito del peptone e del triptone nella linfa e nel sangue, che lo condussero poco dopo alla scoperta d'una sostanza che impedisce la coagulazione del sangue e della linfa peptonizzati (1882). Fu la prima scoperta della formazione degli anticorpi nel sangue e si può considerare come antesignana degli studî di immunologia. Nel 1886 scoprì le oscillazioni del tono auricolare del cuore. Altre ricerche classiche del F. dimostrarono l'origine miogena del ritmo cardiaco, nell'embrione di pollo; notevoli anche quelle sulla localizzazione corticale dei poteri inibitorî, e altre fatte in collaborazione con il Bottazzi, sulla pressione osmotica del siero, del sangue e della linfa. Il suo lavoro sui riflessi spinali gli valse il premio reale dei Lincei. Fra i numerosi allievi formatisi alla sua scuola, sono F. Bottazzi, P. Herlitzka, V. Ducceschi, G. Rossi, P. Enriques, I. Spadolini, G. Fasola, ecc. Oltre ai numerosi lavori pubblicati nei principali periodici scientifici italiani e stranieri, scrisse alcune opere per il pubblico: in Un fisiologo intorno al mondo (Milano 1899; 2ª e. 1929) descrisse un lungo viaggio da lui compiuto tra la fine del 1892 e il 1893, e sotto il titolo di Cervello e Cuore (Bologna 1922; trad. francese Parigi 1925) raccolse alcune conferenze da lui tenute in università straniere, che illustrano soprattutto i risultati delle sue ricerche.
Bibl.: E. Sereni, G. F., in Riv. di Biologia, XII, fasc. III-VI, 1930.