FERRARIO, Giulio (XV, p. 56)
La sua attività editoriale e di stampatore non va confusa con quella del fratello Vincenzo, anch'egli stampatore ed editore in Milano.
Più che a particolari meriti nell'arte della stampa, la fama di questo è legata al movimento romantico. Stampò infatti il Conciliatore (v. XI, p. 63), l'Eufemio da Messina e le ristampe della Francesca del Pellico, tutto Manzoni dall'Adelchi ai Promessi sposi, Grossi, D'Azeglio, Torti e altri. Fin verso il 1821 la tipografia era nella contrada di S. Vittore e 40 Martiri (poi Via Pietro Verri), n. 880, poi nella Via di s. Pietro all'Orto, n. 893. La produzione del F., caratterizzata dalla nitidezza tipografica e dall'ottima cura dei testi, iniziata nel 1815, finisce verso la metà del 1837, per essere continuata da Borroni e Scotti, con decoro assai minore.