GIULIO NEPOTE (Flavius Iulius Nepos)
Imperatore romano. Dalmata, figlio di Nepoziano e nipote di Marcellino, ereditò dallo zio un potere personale in Dalmazia.
Ebbe in moglie dall'imperatore Leone una nipote dell'Augusta Verina e fu inviato in occidente a capo di una spedizione contro Glicerio. Fatto prigioniero quest'ultimo e inviatolo vescovo a Salona, G. N. fu eletto Cesare in Ravenna e successivamente imperatore (il 24 giugno 474). Per assicurarsi la pace cede ai Visigoti l'Arvernia, ma tale atto suscita l'indignazione di Oreste, capo delle truppe galliche, che, appoggiato dal senato, gli si rivolta contro e marcia contro Ravenna. G. N. si rifugia a Salona, ove, dopo vani tentativi per riconquistare il potere, viene assassinato (480) per istigazione di Glicerio. Lodato da Sidonio Apollinare per la perizia nelle armi e per la nobiltà del costume, non ne conosciamo l'aspetto se non dalle monete: si tratta però di ritratti assai scadenti per stile ed esecuzione. Egli vi appare con volto piuttosto piccolo, dominato da un naso piuttosto pronunciato e incorniciato dai capelli trattati in ciocche lunghe e dritte incise duramente, anche l'occhio non ha quella sproporzionata accentuazione che caratterizza molti dei ritratti monetarî del V secolo. In complesso il ritratto è disegnativo più che plastico e in talune emissioni riprende le caratteristiche iconografiche di altri imperatori. Non è più indicativo, ma anzi forse ancor più impersonale il ritratto frontale con elino e corazza, che appare in talune emissioni.
Bibl.: H. Cohen, Monn. Emp., VIII, 1892, pp. 238-241; R. Delbrück, Spätantike Kaiserporträts, Berlino 1933, pp. 34, 46, 65, 100, tav. 22.