NERI, Giulio
NERI, Giulio. – Nacque il 21maggio 1909 a Torrita di Siena da Pasquale e da Marianna Pagliai.
Basso profondo operistico assai acclamato, e tuttora celebrato per le numerose registrazioni discografiche, fin da giovanissimo si esibì cantando nel borgo natio; per la voce, già allora bruna e potente, veniva soprannominato dagli amici 'il Bronza' o 'Bronzone'. Fu notato da un nobile del luogo, il conte Galeotti Ottieri della Ciaia, che gli fu mecenate, permettendogli di studiare canto. Vinse un premio al Maggio musicale fiorentino (nel 1933, assieme a Gianna Pederzini e Gianna Perea Labia) e studiò a Roma, nella scuola del Teatro reale dell’Opera: esordì nel 1935, dopo alcuni concerti, a Castelfiorentino (Politeama Giacomo Puccini) nella Favorita di Gaetano Donizetti (nella parte di Baldassarre). Nel 1938 debuttò a Roma come Fafner nell’Oro del Reno di Richard Wagner, divenendo ben presto primo basso dell’Opera.
Dal matrimonio con Laura Lauri, sorella del coreografo Guido, che esercitò per molti anni al teatro dell'Opera di Roma, nacquero due figli: Maurizio, nato il 15 novembre 1942 e Marco, nato il 26 gennaio 1950.
Cantò in molti teatri italiani – alla Scala di Milano debuttò nel 1942 come Pistola nel Falstaff di Giuseppe Verdi – e stranieri: al Metropolitan di New York, al Covent Garden di Londra, al Liceu di Barcellona, allo Stadttheater di Wiesbaden ecc. Nel 1945 fu con Beniamino Gigli, Maria Caniglia e Miriam Pirazzini in una storica esecuzione della Messa di Requiem di Verdi, diretta da Tullio Serafin, nel cortile del Belvedere della Città del Vaticano.
La voce ‘nera’, estremamente sonora, gli permise d’interpretare con grande autorità, anche scenica, molti ruoli di basso serio e drammatico, spingendosi con disinvoltura verso le note più gravi, come il Do1 attestato in disco nel Larghetto (Splendon più belle) della Favorita (del suo Si0 bemolle resta memoria aneddotica, in assenza di registrazioni edite). Per colore ed estensione la voce di Neri si avvicinava a quella dell’‘ottavista’ o basso profondo russo, un registro che al grave oltrepassa di parecchi gradi il Do1 (e per il quale non esistono ruoli melodrammatici).
Tra le opere che interpretò più frequentemente – il suo repertorio ne annoverò ben 65 – figurava naturalmente Mefistofele di Arrigo Boito; fu inoltre inarrivabile nella parte di Baldassarre nella Favorita; dello stesso Donizetti interpretò la parte di Don Giovanni da Silva nel Don Sebastiano in una rara ripresa al Maggio musicale fiorentino (1955).
Rodolfo Celletti, mai molto tenero nei confronti di Neri, commentando una registrazione della Favorita ne elogia «la voce profonda e marmorea» sottolineando i particolari «effetti» che otteneva (1988, p. 215).
Vi sono almeno tre parti verdiane in cui Neri risulta tuttora inimitabile: il Grande Inquisitore nel Don Carlo (per cui aveva creato anche una terrificante truccatura, di cui rimane documentazione fotografica nelle varie fasi); Sparafucile nel Rigoletto, in cui trillava il Fa grave nel duetto del prim’atto Quel vecchio maledivami; e un poderoso e roccioso Ramfis nell’Aida. Ma il grande cantante senese non era versato soltanto nei ruoli di basso serio: fu infatti il comicissimo Don Basilio nel Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (dello stesso autore interpretò anche Iero nell’Assedio di Corinto, Gualtiero Fürst nel Guglielmo Tell e Mosè nell’opera omonima).
Si produsse in opere di Wagner: I maestri cantori di Norimberga (Hans Sachs), L’oro del Reno (Fafner), La walkiria (Hunding, in repertorio dal 1938, e Wotan, affidatogli nel 1945), Il crepuscolo degli dei (Hagen), Lohengrin (Re Enrico), Tristano e Isotta (Re Marke); e di numerosi altri autori: Claudio Monteverdi, L’Orfeo (Caronte); Gaspare Spontini, La vestale (Il Gran Sacerdote); Hector Berlioz, La dannazione di Faust (Brander); Charles Gounod, Faust (Mefistofele); Aleksandr Borodin, Il principe Igor (Končak); Amilcare Ponchielli, La Gioconda (Alvise: per dare un’idea della potenza vocale si ricorda l’episodio in cui all’Arena di Verona uno spettatore gli avrebbe gridato: «Neri, l’Arena è piccola per te!!!»); Modest Musorgskij, Chovanščina (Dositeo); Jules Massenet, Manon (Conte des Grieux); Pietro Mascagni, Iris (Il Cieco); Igor’ Strawinskij, L’usignolo (L’Imperatore); Franco Alfano, Sakùntala (Kanva); Felice Lattuada, La tempesta (Calibano); Ennio Porrino, Gli Orazi (Marco Valerio e Marco Orazio); Licinio Refice, Cecilia (Il vescovo Urbano) e Margherita da Cortona (Il padre di Margherita); Lodovico Rocca, Il Dibuk (Nissen) ecc.
Dal 1951 al 1956 partecipò a registrazioni discografiche di una quindicina di opere di Donizetti, Verdi, Wagner, Boito, Ponchielli, Puccini e Mascagni, con direttori come Vittorio Gui, Gabriele Santini, Antonino Votto, Franco Capuana, Fernando Previtali, Angelo Questa e Carlo Maria Giulini (elenco completo in Clerico 1981, pp. 31-33).
Partecipò a diversi film d’opera: risultano reperibili Rigoletto, 1946, regista Carmine Gallone, con Tito Gobbi, Marcella Govoni (voce: Lina Pagliughi), Mario Filippeschi, Giulio Neri, Anna Maria Canali, direttore Tullio Serafin; Aida, 1953, regista Clemente Fracassi, con Sophia Loren (Renata Tebaldi), Luciano Della Marra (Giuseppe Campora), Lois Maxwell (Ebe Stignani), direttore Giuseppe Morelli; Figaro, barbiere di Siviglia, 1955, regista Camillo Mastrocinque, con Tito Gobbi, Irene Genna (Giulietta Simionato), Armando Francioli (Nicola Monti), Cesco Baseggio (Vito de Taranto), Giulio Neri, Carlo Campanini, direttori Franco Ferrara e Jacques Rackmilovich. Si ricorda anche il film Mi permette babbo!, 1956, regista Mario Bonnard, con Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, Achille Majeroni, Paola Borboni, Elli Parvo, Riccardo Billi, e Giulio Neri nel ruolo di sé stesso.
Morì a Roma il 21 aprile 1958 per un attacco cardiaco. Aveva da poco preso accordi per la registrazione in disco del Mosè in Egitto di Rossini.
Fonti e Bibl.: diverse informazioni biografiche sono state fornite dai familiari; H. Rosental - J. Warrack, Dizionario dell’opera lirica, II, Firenze 1974, p. 543; A. Sguerzi, Le stirpi canore, Bologna 1978, pp. 149 s.; C. Clerico, G. N., una vita nella voce, Torino 1981; G. Gualerzi - C. Marinelli Roscioni, 50 anni di opera lirica alla RAI 1931-1980, Torino 1981, passim; R. Celletti, Il teatro d’opera in disco, III ed., Milano 1988, p. 215; Dizionario dei film, a cura di P. Mereghetti, Milano 1993, pp. 30, 424, 718, 998; K.J. Kutsch - L. Riemens, Großes Sängerlexikon, IV, München 1997, pp. 2506 s.; Il film d’opera, a cura di C. Clerico, Collegno 2005, pp. 21-24, 29-32; J. Kesting, Die großen Sänger, Kassel 2010, IV, p. 1629; Grande Enciclopedia della musica lirica, III, Roma, s.d., p. 892; Grande Enciclopedia della musica classica, III, Roma, s.d., p. 886.