PRETI, Giulio
Filosofo italiano, nato a Pavia il 9 ottobre 1911, morto a Djerba (Tunisia) il 28 luglio 1972. È stato professore incaricato di filosofia morale presso l'università di Pavia dal 1950, e dal 1954 professore ordinario di storia della filosofia presso l'università di Firenze.
P., muovendo dalla fenomenologia husserliana, dal neokantismo marburghese e dalla scuola di A. Banfi, s'incontra con l'empirismo logico e ne diventa uno dei più acuti e originali rappresentanti italiani. Lo interpreta in modo coerentemente critico-metodologico, con consapevolezza degli sviluppi più recenti e anche dei limiti, e con attenzione per altre esperienze filosofiche, specialmente per il marxismo e il pragmatismo. Dell'empirismo logico svolge consapevolmente le potenzialità di rinnovamento in senso razionalistico-antimetafisico e scientifico per la cultura filosofica italiana.
Opere principali: I presocratici, Milano 1942; Fenomenologia del valore, ivi 1942; Idealismo e positivismo, ivi 1943; Newton, ivi 1950; Linguaggio comune e linguaggi scientifici, ivi 1953; Il cristianesimo universale di Leibniz, ivi 1953; Storia del pensiero scientifico, ivi 1957; Alle origini dell'etica contemporanea, Adamo Smith, Bari 1957; Praxis ed empirismo, Torino 1957; Retorica e logica, le due culture, ivi 1968; Umanismo e strutturalismo, Padova 1973; vari suoi scritti sono stati raccolti in Saggi filosofici, 2 voll., Firenze 1976, Notevoli anche i suoi studi di argomento storico-filosofico e morale e particolarmente rilevanti quelli di argomento filosofico-scientifico.
Bibl.: Autori vari, in Passato e Presente, 1958; C. Cases, Marxismo e neopositivismo, Torino 1958; C. Luporini, Marxismo, neopositivismo e altre cose, in Il contemporaneo, 1959, n. 10; R. Guiducci, Marx dopo Marx, Milano 1970; F. Alessio, M. Dal Pra, E. Garin, Ricordo di G. Preti, in Rivista critica di storia della filosofia, 1974, n. 4; F. Alessio, Bibliografia degli scritti di G. Preti, in G. Preti, Saggi filosofici, cit.; M. Dal Pra, Presentazione, ibidem.