Patrizio veronese (sec. 18º), possessore di una biblioteca ricca di oltre 1300 manoscritti (cat. a stampa 1734-35). La raccolta confluì nella biblioteca di Paolino Gianfilippi e andò venduta con questa (1843) a Parigi. Varî codici saibantiani, passati nella Gianfilippi, ritornarono più tardi in Italia col fondo Ashburnham-Libri, acquistato per la Laurenziana di Firenze (1884).