GIULIO Secondo
Oratore latino del sec. I d. C. Nacque verso il 35 d. C. e fu capo della cancelleria imperiale sotto Ottone, che accompagnò nella spedizione contro i Vitelliani, della quale avrebbe poi scritto le memorie, come Vipstano Messalla. Quintiliano (X, 3, 12) lo dice mirae facundiae vir e Plutarco (Otho, 9) lo chiama Σεκοῦνδος ὁ ῥήτωρ; quest'appellativo di "retore", secondo il Friedländer, gli starebbe assai bene adatto, trattandosi di un oratore molto conosciuto. Nel dialogo De oratoribus figura fra gl'interlocutori con Curiazio Materno, Vipstano Messalla e Marco Apro. Della sua operosità letteraria non è rimasta traccia.
Bibl.: C. Monnard, De Gallorum oratorio ingenio, Bonn 1848; R. Hirzel, Der Dialog., Lipsia II, 1895, p. 47 segg.; M. Schanz, Geschichte der römischen Lit., II, ii, 3ª ed., Monaco 1913; A. Gudeman, Taciti dialogus de oratoribus, 2ª ed., Lipsia 1914; E. Norden, Die Antike Kunstprosa, I, 2ª ed., Lipsia 1909-15, p. 321; H. Peter, Hist. Rom. reliq., II, p. clxx.