UBERTI, Giulio
Poeta, nato a Brescia il 5 settembre 1806, morto suicida a Milano il 19 novembre 1876. Ardente mazziniano fin dalla prima gioventù, partecipò alle Cinque Giornate, e quindi, garibaldino, alla breve campagna di volontarî, sotto Gabriele Camozzi. Arrestato e maltrattato dagli Austriaci dopo il 6 febbraio 1853, ed esule errabondo fino a Costantinopoli, poi tornato in Lombardia nel 1859, pensò uccidere Napoleone III nel suo trionfale ingresso a Milano; ma per buona ventura gli amici ne lo impedirono.
Cominciò con poemetti in versi sciolti d'intonazione pariniana, L'Inverno (Milano 1841), La Primavera (ivi 1842), nei quali è notevole alcun tratto descrittivo o satirico, Alcune liriche (Vienna 1845); seguitò con Italia, Impero, Chiesa (Ginevra 1870); Poesie edite ed inedite, da lui stesso corrette (Milano 1871); Avvenimenti italiani dal 1859 al 1874, polimetro in cui ristampò alcune di quelle poesie (ivi 1879). Nelle quali liriche e satire si avverte sempre più l'azione ch'ebbe su lui specialmente Victor Hugo. Se alcune di esse, come le quattro odi Napoleone, Washington, Garibaldi, Mazzini, sono, secondo il Carducci, magnanime di sensi, dense di concetti e d'immagini, alte d'intonazione, nessuna può essere lodata per stile e fattura d'arte. Accanto a quelle odi è qui da segnare almeno l'energico sonetto Rossini, e due sonetti in dialetto milanese, On papà col suo bambin, e Ona nott malinconica.
Bibl.: Innanzi al cit. vol. delle Poesie, Milano 1871, è una lettera all'U. del Mazzini, di consenso spirituale, e alcuni Cenni critici e biografici sull'U. di E. Camerini; G. Carducci, Opere, III, Bologna 1889, pp. 275-76; E. Gallardi, Scritti, Pavia 1864, pp. 8 e 95 segg.; E. Pozzi, Biografie e paesaggi, Lecco 1874, p. 121 segg.; L. Fortis, Conversazioni, II, Milano 1879, p. 3 segg.; A. Mozzinelli, G. U. e un pensiero critico di G. Carducci, Modena 1910; G. Stiavelli, Un poeta mazziniano, in Fanfulla della domenica, XXXIII, p. 52; D. Bulferetti, Un poeta garibaldino, nel periodico Garibaldi e i garibaldini, Como, 5 maggio 1910. Inoltre: G. Mazzoni, L'Ottocento, 2ª ed., Milano 1934.