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giuntura

di Federigo Tollemache - Enciclopedia Dantesca (1970)
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giuntura

Federigo Tollemache

Ricorre una volta in ciascuna delle tre cantiche. In un caso (e v. GIUNTA) indica le " articolazioni " del corpo umano: non son rimase... / le membra mie di là, ma son qui meco / col sangue suo e con le sue giunture, dice Virgilio (Pg XXVI 57). In If XXV 107, invece, g. è la linea lungo la quale le gambe di Buoso, che si sta trasformando in serpente, si congiungono per formare la coda del rettile: Le gambe... / s'appiccar sì, che... la giuntura / non facea segno alcun che si paresse. In Pd XIV 102, infine, si tratta dei diametri di un cerchio che s'intersecano ad angolo retto (D. li chiama giunture di quadranti in tondo " perché ciascuno risulta dall'unione di due raggi, cioè di quelle linee che servono a segnare nel circolo l'estremità di un quadrante ", Casini-Barbi), formando una croce, il venerabil segno (v. 101).

Vocabolario
giuntura
giuntura s. f. [lat. iunctūra, der. di iungĕre «congiungere», part. pass. iunctus]. – 1. L’aggiuntare, il congiungere insieme due pezzi; concr., il pezzo aggiunto, o il punto dove il pezzo è attaccato a un altro: Le gambe con le cosce seco...
vertécchio
vertecchio vertécchio (o vertìcchio) s. m. [lat. vertĭcŭlum o vertĭcŭla «giunto, giuntura», der. di vertĕre «volgere»]. – Nel linguaggio marin., pallottola di legno duro, sinon. di bertoccio.
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