giuridicizzare
v. tr. Qualificare con rango di legge, di norma giuridica che regola la convivenza civile e le relazioni sociali.
• Pierluigi Castagnetti, intervenuto martedì sera, ha avuto l’apprezzamento da parte di molti della maggioranza: «Non si giuridicizza la morte, no all’eutanasia, no all’accanimento terapeutico, non si può violare quell’area di riservatezza nella quale si estrinseca l’alleanza terapeutica fra medico e paziente». (Jolanda Bufalini, Unità, 7 luglio 2011, p. 16, Politica) • Da qui la nota diffusa dal Colle l’altro ieri. A leggerla d’un fiato parrebbe una memoria avvocatesca, con tutto quello zampillar di codici, sentenze, procedure, consuetudini. Ma non è colpa di [Giorgio] Napolitano se la lotta politica si è ormai trasformata in disputa giuridica. Lui semmai ne è vittima, e la vittima è costretta a districarsi tra politica e diritto. Come? Giuridicizzando la politica, politicizzando il diritto. (Michele Ainis, Corriere della sera, 15 agosto 2013, p. 1, Prima pagina) • La Consulta, con la sua sentenza (una delle più infelici nella storia di questa Corte, di cui non si possono disconoscere i meriti, ma nemmeno tacere gli errori) ha giuridicizzato indebitamente un problema che non è giuridico, ma bioetico e biopolitico, e nel quale, di conseguenza, la Corte doveva ben guardarsi dall’entrare. (Francesco D’Agostino, Avvenire, 23 luglio 2014, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dall’agg. giuridico con l’aggiunta del suffisso -izzare.
- Già attestato nel Corriere della sera dell’11 febbraio 1976, p. 1, Prima pagina (Franco Bonifacio).