ABRIANI, Giuseppe
Nato verso il 1770, cresciuto a Rovereto, studiò legge a Innsbruck, dove conobbe, nel giugno 1793, un Giovanni Bartolomeo Ferrari da Parma, cameriere e confidente di lord Levet Hanson. Questi, tutti e due franchi muratori, guadagnarono l'A. ed altri studenti trentini alle idee della Rivoluzione, e il 28 luglio fondarono un club giacobino.
Il club si proponeva di trasformare l'Italia in uno stato democratico, incorporando il Trentino nella futura repubblica italiana, sia per riguardo alla lingua e al carattere dei suoi abitanti, sia perché, per la sua posizione, lo si riteneva necessario alla sicurezza d'Italia.
La notizia di un progetto di legge austriaco comminante la pena di morte ai membri delle società segrete li avrebbe, però, persuasi a sciogliere il club, quando, in seguito a delazione di un certo Burger di Merano, la notte del 7 ag. 1794 furono arrestati e sottoposti a un lungo processo conclusosi nel luglio 1795. Mentre il Ferrari fu condannato a vita agli arresti di fortezza e lo Hanson bandito dagli Stati austriaci, i sette fondatori (l'A., Francesco Vilas, o Filos, di Mezzolombardo, Giovanni Giovannini di Rovereto, Pietro Baroni di Sacco, Giovanni Silvestri di Bormio, Isacco Eccaro di Rovereto e Sisinio Tevini di Brez) furono condannati soltanto a quattro mesi di arresto, per l'intervento di Carlo Antonio Martini, presidente del Supremo Tribunale di giustizia, che fece considerare l'imputazione come una contravvenzione di polizia. L'A., scontata la pena, si laureò nel 1796 in giurisprudenza e fu avvocato a Rovereto dal 1798 al 1806, rimanendo sempre fedele alle idee novatrici. Pare che successivamente si trasferisse in qualche località del Regno Italico.
Non si hanno di lui altre notizie.
Fonti e Bibl.: Biblioteca comunale di Trento: F. Filos, Memorie e confessioni di me stesso, ms. n. 2617; L. Rapp, Rine jacobiner Verschwörung in Tirol, Innsbruck 1876; A. Zieger, I franchi muratori del Trentino, Trento 1925, pp. 64-71, 217; Id., Bagliori unitari ed aspirazioni nazionali, Milano 1933, pp. 57-122, 131.