ALBERTI, Giuseppe
Pittore e architetto, nato a Cavalese (Trento) il 3 ott. 1640. Ha soprattutto importanza come iniziatore della scuola locale. Dopo essere partito, attraverso l'esempio di Orazio Giovanelli, dall'estrema tradizione veneta cinquecentesca (pala di Montagnaga di Pinè, 1661), si allaccia alla maniera di Marco Liberi, che, sul finire del sec. XVII, dipinse nel castello del Buon Consiglio. Fu in contatto con lui durante il soggiorno veneziano (1668-73), che seguì quello dedicato agli studi presso l'università di Padova (1664-67), ma per il colore segui piuttosto i naturalisti, come il Bassetti e il Mola. Dopo breve permanenza a Trento ed un probabile viaggio a Roma - prima dell'82 - il pittore ritornò in Alto Adige e nel Trentino, dove poi rimase, tranne un soggiorno a Vicenza, compiuto per affrescare una sala in palazzo Montanari, fino alla morte avvenuta in Cavalese il 3 febbr. 1716.
Lasciò opere, oltre che nella natia Cavalese, a Bolzano (nella parrocchiale una pala con S. Michele datata 1687; ed un'altra con i quattro dottori della Chiesa, i cui frammenti si trovano nel museo dell'Alto Adige), a Casignano, Magrè, Moena, nell'abbazia di Novacella, a Riva e a Rovereto. Citiamo particolarmente il Martirio del piccolo Simone da Trento, firmato e datato 1673, che si portava ogni anno in processione; l'Ecce Homo, le Virtù e i Dottori della Chiesa per la parrocchiale di S. Michele all'Adige, la pala di S. Vigilio nella sagrestia del duomo di Trento (1673), l'Ultima Cena di Cles (ca. 1695) e la grande pala di Tesero (ca. 1706).
Provengono dalla sua scuola feconda Michele Unterberger, anche di Cavalese, e Paolo Troger, della Pusteria, celebri in patria e a Vienna.
Delle architetture dell'A. basti ricordare la cappella del Crocefisso nel duomo di Trento (1682).
Fonti e Bibl.: A. Roschmann, Tyrolis pictoria et statuaria (ms. al Ferdinandeuni di Innsbruck), cfr. ediz. parziale in G. B. Emert, Fonti mano-scritte ined. per la storia dell'arte nel Trentino, Firenze 1939, p. 29; A. M. Zanetti, Descrizione di tutte le Pitture..., Venezia 1733, p. 248; G. Gerola, Il castello del Buon Consiglio e il Museo Nazionale di Trento, Roma 1934, p. 78; N. Rasmo, Il pittore G. A. e l'Alto Adige, in Atesia Augusta, III (1941), p. 15; Id., Per una biografia del pittore G. A., in Cultura Atesina, I (1947), p. 23; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Kunstler, I, p.195 Enc. Italiana, II, P. 179.