ALINOVI, Giuseppe
Musicista, compositore, insegnante, nato a Parma il 27 sett. 1790. Dopo aver compiuto gli studi letterari, si dedicò alla musica, sotto la guida del conterraneo maestro Francesco Fortunati. Iniziò l'attività di compositore nell'autunno 1811 scrivendo alcuni pezzi che furono eseguiti, insieme con la Pietra simpatica dell'operista napoletano Silvestro Palma, nel teatro di S. Caterina, dai dilettanti cantori della Società filo-musico-drammatica. Nel 1817 si fece apprezzare anche per la concertazione di due opere di Rossini, presentate a Parma: Il Turco in Italia (25 ottobre) e Il Barbiere di Siviglia (15 novembre). Dal marzo1822 fu chiamato in qualità di organista alle funzioni solenni della chiesa ducale della Steccata; due anni dopo, il 9 ott. 1824, fu nominato organista al servizio della cappella ducale. Successivamente esercitò anche, nella stessa chiesa, le funzioni di sostituto del maestro di cappella Ferdinando Simonis. Allorché questi morì (13 marzo 1837) l'A. ne ereditò tutte le cariche: ottenne infatti la nomina a maestro di cappella, a direttore dei concerti di corte ed il titolo di censore, cioè direttore, della scuola di musica che era stata fondata da Maria Luisa d'Austria. Sotto la sua direzione, che durò quasi un ventennio -precisamente fino al maggio 1856 -la scuola ebbe notevole sviluppo: crebbe il numero degli alunni, nuovi insegnamenti strumentali furono aggiunti a quelli preesistenti, i locali adibiti a scuola vennero ampliati ed adattati secondo le nuove esigenze. Frattanto con decreto ducale del 4 giugno 1847 l'A. era stato delegato ad insegnare nella scuola stessa la composizione, l'alto contrappunto e il pianoforte; cattedre che egli occupò fino al 1859, quando lasciò il posto per raggiunti limiti d'età.
Fu anche direttore (dal 1838 al 1840) della Società filarmonica ducale.
Morì a Parma il 18 marzo 1869.
L'A. compose molta musica sacra e profana, strumentale e vocale; di essa solo una minima parte fu stampata: il resto giace manoscritto in molte biblioteche italiane, specialmente nella biblioteca annessa al Conservatorio di musica di Parma. Tra le composizioni edite ebbero rinomanza: Pasquale, ossia il postilione (sic) burlato, divertimento per corno da caccia con accompagnamento d'orchestra, Milano, Ricordi; Introduzione e tema originale con variazioni per pianoforte, ivi. Composizioni religiose: Messa da requiem a 4 voci con orchestra; Messa da requiem a 3 voci con orchestra; Sanctus, Benedictus e Agnus Dei per 2 soprani e orchestra. Inoltre: una Sinfonia per orchestra, parecchie Arie per voce e orchestra, ecc.
Bibl.: N. Pelicelli, Musicisti in Parma dal 1800 al 1860, in Note d'archivio, XII (1935), pp. 214-215 (con numerosa bibliografia); G. Gasperini, Il Conservatorio di Parma,1913, pp. 45, 68, 75;F. J. Fétis, Biographie universelle des musiciens, I, Paris 1873, p. 69; Enciclopedia italiana, II, p. 515.