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ALLEGRANZA, Giuseppe

di Maria Leuzzi - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)
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ALLEGRANZA, Giuseppe

Maria Leuzzi

Nacque a Milano nel 1713. Presi i voti, professando nel 1732 nel convento domenicano milanese di S. Eustorgio, continuò gli studi filosofici e teologici a Bologna; maestro di teologia nel 1746, fu incaricato dell'insegnamento nei conventi dell'Ordine di Novara e Vercelli. Ma, spinto soprattutto da interesse per l'archeologia, compì, dal 1748, un lungo giro di esplorazioni e ricerche in Piemonte, Francia meridionale e Liguria, raggiungendo infine Napoli.

Qui, nel 1750, progettò una Biblioteca universale o Pansofia in collaborazione con Costantino Grimaldi, cui l'unì una comune sollecitudine per "la Letteratura, la Bibliografia, le Inscrizioni, le Medaglie, le Statue, i Camei, le Pietre letterate", che sole "somministrano la più certa ed adequata idea dell'indole, del genio, de' riti, e de' costumi delle antiche Nazioni" (dedica premessa da I. Bianchi agli Opuscoli eruditi latini ed italiani,Cremona 1781).

Durante un viaggio in Sicilia, compiuto poco più tardi, ebbe modo di visitare Malta. Scrisse ed affidò allora all'erudito palermitano D. Schiavo le Lettere filologiche sopra il Regno di Sicilia e sopra Malta,dodici delle quali lo stesso Schiavo pubblicò a Roma nel Giornale de' Letterati d'Italia,nel 1755, col titolo di Lettere famigliari di un religioso domenicano toccanti varie e singolari antichità, fenomeni naturali, vite e opere di alcuni uomini illustri di Sicilia e Malta.Altro materiale egualmente vario, raccolto negli stessi luoghi, servì poi per l'opera Osservazioni antiquarie, critiche e fisiche fatte nel Regno di Sicilia,Milano 1781.

Nel viaggio di ritorno l'A. si fermò a Chieti per due anni, insegnando nel seminario e compiendo altre ricerche sulle antichità locali, di cui diede notizia in un'anonima Lettera intorno a certe antichità della città di Chieti,pubblicata nelle Novelle letterarie di Firenze del 1754.

Fra il 1754 e il 1755 dimorò per alcuni mesi a Roma, nel pieno fervore di quegli studi archeologici ed antiquari, che richiamavano, nello stesso anno, il Winckelmann.

Rientrato definitivamente a Milano nel 1755, proseguì le sue ricerche erudite, pubblicando nel 1757 le Spiegazioni e riflessioni sopra alcuni sacri monumenti antichi di Milano.Nel 1770 o '72 venne nominato da Maria Teresa bibliotecario della Braidense a riconoscimento del lavoro svolto per il catalogo della biblioteca Pertusati (iniziato nel 1765),da cui aveva avuto origine l'istituzione.

Successo e riconoscimento ufficiale riscosse la più importante opera dell'A., di archeologia cristiana: De sepulcris christianis in aedibus sacris: accedunt inscriptiones sepulcrales christianae saeculo septimo antiquiores in Insubria Austriaca repertae,Mediolani 1773.

Composta dopo la promulgazione del decreto imperiale che vietava la sepoltura nelle chiese, è un ampio repertorio, con utili spiegazioni e integrazioni, di lapidi ed epitaffi paleocristiani delle zone di Cremona, Milano, Lodi, Pavia, Como. Alla seconda parte, dedicata alle iscrizioni della chiesa e del convento di S. Maria delle Grazie, è aggiunto uno studio particolare, De monogrammate D. N. Iesu Christi et usitatis eius effigiendi modis,in cui l'A. riprese la sua precedente De vetustate et forma monogrammatis Sanctissimi nominis Iesu dissertatio,Romae 1747.

L'importanza dell'opera appare chiara, quando si pensi che fu unica ed esauriente guida per la ricostruzione dei sepolcri, che andarono distrutti e manomessi più tardi nel periodo repubblicano (cfr. E. De Tipaldo).

All'erudizione artistica milanese, con intenti di classifica e catalogo, l'A. dedicò le Istituzioni intorno alle opere di pittori nazionali ed esteri esposte in pubblico dalla città di Milano con qualche notizia de' scultori e architetti (parte I, Milano 1777).

Ultima raccolta dell'A. furono gli Opuscoli eruditi latini ed italiani,Cremona 1781, editi da I. Bianchi, dove gli interessi sono rivolti spesso anche all'antichità classica. Scritti minori furono talvolta pubblicati dall'A. con lo pseudonimo di Rosario Maria Eulabio.

Morì a Milano il 18 dic. 1785.

Bibl.: E. De Tipaldo, Biografia degli italiani illustri,IV, Venezia 1837, pp. 69-72; G. Melzi, Diz. di opere anonime e pseudonime...,I, Milano 1848, p. 298; II, ibid. 1852, pp. 102, 118, 207; III, ibid. 1859, p. 215; G. Salvo-Cozzo, Giunte e correzioni alla lettera A della Bibliografia siciliana di G. M. Mira,Palermo 1881, p. 63; H. Hurter, Nomenclator literarius theologiae catholicae,V, Oeniponte 1913, col. 462; C. Frati, Diz. bio-bibliogr. dei bibliotecari e bibliofili italiani...,Firenze 1933, p. 16; J. Schlosser-Magnino, La letteratura artistica,Firenze 1935, pp. 493 s.; C. Ferretto, Note stor. bibliogr. di archeologia cristiana,Città del Vaticano 1942, pp. 280-282; G. Natali, Il Settecento,I, Milano 1950,pp. 264, 418; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés.,II, coll. 489-493; Encicl. Cattolica,I, col. 897.

Vedi anche
Latino Pacato Drepànio Pacato Drepànio, Latino (lat. Latinius Pacatus Drepanius). - Retore gallo (sec. 4º d. C.), amico di Ausonio e di Simmaco; capo di una legazione a Roma (389), pronunciò un panegirico di Teodosio, a noi giunto, interessante come documento storico. Roma Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e di provincia (Comune di 1307,7 km2 con 2.718.768 ab. nel 2008). ● Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato già alla mente degli antichi, ma le soluzioni da essi offerte non reggono alla critica scientifica. ... Bologna Comune dell’Emilia (140,7 km2 con 373.026 ab. nel 2007), capoluogo dell’omonima provincia e della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle del Reno.  ● La pianta della città mostra l’originario nucleo romano a insulae rettangolari (6 cardini e 7 decumani, ... Milano Comune della Lombardia (181,7 km2 con 1.299.633 ab. nel 2008), capoluogo di provincia e di regione. Seconda città in Italia, dopo Roma, per popolazione e con un’area metropolitana di oltre 3 milioni di abitanti, costituisce la massima concentrazione delle forme più moderne e dinamiche dell’economia del ...
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  • BIOGRAFIE in Archeologia
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Altri risultati per ALLEGRANZA, Giuseppe
  • Allegranza, Giuseppe
    Enciclopedia on line
    Domenicano, archeologo (Milano 1713 - ivi 1785); dopo alcuni anni d'insegnamento in varî conventi del suo ordine e di viaggi, fu nominato (1770 o 1772) bibliotecario della Braidense di Milano; pubblicò in numerose lettere e opuscoli i risultati delle sue ricerche archeologiche in Italia settentr., Provenza, ...
  • ALLEGRANZA, Giuseppe
    Enciclopedia Italiana (1929)
    Domenicano, archeologo. Nacque a Milano il 16 ottobre 1713, e vestì l'abito a Brescia nel 1731. Insegnò teologia e filosofia in molti conventi dell'Ordine, e nel 1746 fu fatto maestro di teologia. Ma la sua passione fu l'archeologia cristiana, e allo scopo di approfondirsi in essa intraprese molti viaggi ...
Vocabolario
allegranza
allegranza s. f. [der. di allegrare], ant. – Allegrezza, viva letizia: Mi dona sì gran gioia ed a. (Guinizzelli); Di fuor mostro allegranza, E dentro da lo core struggo e ploro (Dante).
allégro
allegro allégro agg. [lat. *alĕcer àlĕcris (poi *alècris), dal lat. class. alăcer -cris: v. alacre]. – 1. a. Di persona, che prova allegrezza, e più com. che sente e dimostra allegria: che cos’è che ti rende così a.?; è un uomo sempre a.;...
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