ALLIEVO, Giuseppe
Nacque a S. Germano Vercellese, il 4 settembre 1830; conseguì nell'università di Torino la laurea in filosofia (1853), e poi l'aggregazione alla facoltà di filosofia e lettere (1858). Dopo alcuni anni d'insegnamento nelle scuole medie, ebbe varî incarichi universitarî prima a Milano e poi a Torino: e in quest'ultima città divenne, nel 1878, professore ordinario di pedagogia, materia che continuò a insegnare fino alla morte, avvenuta il 24 giugno 1913.
Le prime opere dell'A. furono di carattere metafisico (lasciando da parte un gruppo di manuali scolastici). Notevoli i Saggi filosofici (Milano 1866), dove si trovano vigorosamente sostenute alcune delle tesi filosofiche che rimasero poi sempre per l'A. fondamentali: il teismo: Dio è "l'Ente Uno infinito, che pone fuori di sé un molteplice di finiti e a sé li richiama" (p. 187), e, creando, trae le "finite ed individue sostanze dal nulla, e non già da sé" (p. 198); il sintesismo degli esseri: "ciascuno de' molteplici modi di un Ente è organato ad unità con tutti gli altri, ed i molti esseri dell'universo coesistono tutti insieme e cooperano in armonica unità sotto l'impero dell'atto creativo di Dio" (p. 199); il principio della realtà e fissità delle specie; il principio dell'oggettività, e più precisamente della realtà extrasoggettiva del mondo. A partire dal 1869, l'interesse speculativo e pratico dell'A. si concentrò sull'antropologia e la pedagogia, da lui insegnate nell'università di Torino; e i suoi massimi sforzi furono dedicati alla lotta contro il positivismo. Con questi intendimenti l'A. diresse, dal 1868 al 1873, una rivista filosofica, Il campo dei filosofi italiani, affermando, non senza fondamento storico, che la filosofia spiritualistica, da lui così strenuamente difesa, era anche la filosofia tradizionale degl'Italiani.
Opere principali: L'heghelianismo, la scienza e la vita, Milano 1868; L'antropologia e l'umanesimo, Torino 1868, ripubblicato in L'uomo e il cosmo, Torino 1891; Studî psico-fisiologici, in Memorie della R. Accademia delle scienze, Torino, ser. 2ª, XLV (1896); Attinenze tra l'Antropologia e la Pedagogia, Torino 1896; Esame dell'heghelianismo, Torino 1897; La vita oltremondana, in Memorie della R. Accademia delle scienze, Torino, ser. 2ª, LIII (1903); Lo spirito e la materia nell'universo; l'anima ed il corpo nell'uomo, in Arti della R. Accad. delle scienze, XXXVIII (1903); Il ritorno al princ. della personalità, Torino 1904; Il concetto antropologico principale informatore della scienza pedagogica, in Atti della R. Accad. delle scienze, Torino 1907.
Ai problemi più generali della filosofia l'Allievo dedicò dopo il 1869 soltanto un'opera organica: Il problema filosofico studiato nella storia della filosofia dalla Scuola Ionica a Giordano Bruno, in Mem. della R. Accademia delle scienze, Torino, ser. 2ª, XXIV (1877).
Opere strettamente pedagogiche: L'educazione e la nazionalità Torino 1875; Riforma dell'educazione moderna mediante la riforma dello Stato, Torino 1879 (scritto polemico contro il monopolio statale dell'istruzione); Studî pedagogici, Torino 1879. Parecchi lavori brevi furono poi ripubblieati, insieme con alcuni inediti, negli Opuscoli pedagogici, Torino 1909. L'ultima opera di largo respiro composta dall'Allievo fu G. G. Rousseau filosofo e pedagogista, Torino 1910. Alcuni scritti furono pubblicati postumi, a cura del solerte e affezionato professore G. B. Gerini, genero dell'Allievo.
Bibl.: L. Praedes, Una pagina di storia della filos. ital. contemp., ossia l'Università di Torino e le dottrine di G. M. Bertini, di G. B. Peyretti e di G. A., Fermo 1878; G. B. Gerini, La mente di G. A., Torino 1904; C. Fettarappa, G. A. pedagogista, Torino 1906; G. Calò, Il pensiero filosof.-pedag. di G. A., in Coltura filosof., IV (ripubbl., Prato 1910); G. B. Gerini, Esame della diatriba di P. D'Ercole contro le dottrine di G. A., Torino 1910; G. Vidari, G. A., Torino 1914; G. Gentile, Le orig. della filos. contemp. in Italia. I Platonici, Messina 1917.