AMBROSI (Ambrogi), Giuseppe Antonio
Nacque a Bologna nel 1700, da Antonio Francesco (Bologna 1674-1745), autore, a Bologna, della loggia e della scala di casa Diolaiti in via S. Donato e delle scuderie e della facciata della cavallerizza di palazzo Angelelli, ora Fava-Simonetti (Via Maggiore). L'A. collaborò col padre e con lo scultore Camillo Rusconi alla costruzione della cappella Boncompagni a S. Pietro, cattedrale di Bologna.
Altre opere dell'A., a Bologna, .di una eleganza scenografica quale voleva il moderno stile rococò, furono distrutte o subirono dei mutamenti, come la chiesa di S. Carlo del 1746, restaurata nel 1855, e quella di S. Sofia del 1748, parte dell'attico della Madonna del Baraccano circa del 1750, restaurata nel 1914, l'oratorio del Crocifisso del Cestello e l'ospedale degli Abbandonati eretto nel 1751, ampliato e ricostruito nella facciata nel 1775.
Delle opere che tuttora restano di lui sono da notarsi, per la coerenza dello stile, la chiesa arcipretale di Medicina del 1735, a Bologna la biblioteca di S. Lucia (ora liceo Galvani) del 1742, la facciata del palazzo Calari e la scala di quello Lodi del 1743, ambedue in via S. Stefano, il tempietto dell'antica villa Zambeccari al Martignone, eseguito nel 1746 insieme con il figlio Camillo. Secondo l'Oretti l'A. lasciò, in data 16 marzo 1731, un "superbo'' disegno della chiesa di S. Michele dei Leprosetti, costruita, però, nel 1765 da A. Chiesa.
Morì a Bologna il 26 ag. 1764.
Bibl.: Bologna, Biblioteca Comunale, M. Oretti, Notizie de' professori del disegno (manoscritto), vol. B. 132, c. 310; [C. C. Malvasia], Le pitture di Bologna...Bologna 1782, pp. 2, 104, 161, 263, 266, 272, 304, 306; G. Bianconi, Guida del forestiere,Bologna 1820, I, pp. 5, 140, 167, 168, 169, 223, 278, 284, 315, 321; C. Ricci-G. Zucchini, Guida di Bologna, Bologna 1930, pp. 45, 54, 56, 64, 166; U. Thieme-F. Becker, Algemeines Lexikon der bildenden Künstler,I, p. 396.