BANDI, Giuseppe
Patriota e scrittore, nato a Gavorrano (prov. di Grosseto) il 15 luglio 1834, morto a Livorno il 1° luglio 1894. Laureatosi in giurisprudenza a Siena (1856), ebbe parte nelle agitazioui politiche toscane anteriori alla caduta della dinastia lorenese, e nel 1858, non sentendosi sicuro in Firenze, dove aveva preso dimora, tentò di fuggire a Genova, ma fu preso, processato e condannato a un anno di carcere. Liberato dopo il 27 aprile 1859, s'arrolò volontario, e avuto modo di avvicinare Garibaldi, ottenne di far parte della spedizione dei Mille. Combatté con valore a Calatafimi, dove fu ferito, a Milazzo, al Volturno. Sciolto l'esercito garibaldino, entrò in quello regolare col grado di maggiore. Partecipò alla battaglia di Custoza (24 giugno 1866), dove Vittorio Emanuele lo decorò della croce del merito di Savoia. Nel 1870 lasciò il servizio militare ed entrò nel giornalismo, dapprima collaborando alla Nazione, poi fondando a Livorno due periodici, il Telegrafo e il Corriere Livornese, nei quali combatté aspre battaglie contro i partiti politici estremi. Morì assassinato. Scrisse: Pietro Carnesecchi, Storia fiorentina del sec. XVI (Firenze 1873); La Rossina, Storia fiorentina del sec. XVII (ibid. 1875); Da Custoza in Croazia, Memorie d'un prigioniero (Livorno 1879); Caterina Pitti, Storia dei secolo XV (Firenze 1891); I Mille da Genova a Capua (ibid. 1902).