Battiston, Giuseppe. - Attore teatrale, cinematografico e televisivo italiano (n. Udine 1968). Dopo gli inizi in teatro (Premio Ubu 1986 come migliore attore non protagonista per Petito Strenge), nel 1993 ha ottenuto il primo ruolo sul grande schermo (Un’anima divisa in due). Il sodalizio con il regista S. Soldini è continuato con Pane e tulipani (1999, David di Donatello come migliore attore non protagonista) e Agata e la tempesta (2004). Negli ultimi anni ha lavorato con R. Benigni (La tigre e la neve, 2005), G. Zanasi (Non pensarci, 2007, David di Donatello come migliore attore non protagonista, La felicità è un sistema complesso, 2015 e Troppa grazia, 2018), ancora con S. Soldini (Giorni e nuvole, 2007, e Cosa voglio di più, 2010), G. Albanese (Senza arte né parte, 2011), M. Oleotto (Zoran, il mio nipote scemo, 2013), C. Mazzacurati (La sedia della felicità, 2013), F. Kamkari (Pitza e datteri, 2015), P. Genovese (Perfetti sconosciuti, 2016), A. Zambrano (Dopo la guerra, 2017), A. Padovan (Finché c'è prosecco c'è speranza, 2017), A. Aronadio (Io c'è, 2018), G. Lo Console (Tu mi nascondi qualcosa, 2018), S. Spada (Hotel Gagarin, 2018), Padovan (Il grande passo, 2019), R. Ravello (Per il tuo bene, 2020), R. Zemeckis (Pinocchio, 2022), R. De Maria (Il Principe di Roma, 2022), E. Mazzacurati (Billy, 2023) e E. Leo e M. Bruno (I peggiori giorni, 2023). B. ha partecipato anche a diverse produzioni televisive, tra le ultime: Le ragazze dello swing, 2010, I fantasmi di Portopalo, 2017 e Volevo fare la Rockstar, 2019 e 2022. Sempre impegnato anche in teatro, nel 2009 ha vinto un secondo Premio Ubu, questa volta come migliore attore protagonista, per Orson Welles' roast, e nel 2016 è stato il protagonista di Morte di Danton diretto da M. Martone. Nel 2023 ha esordito alla regia con il film Io vivo altrove, che ha anche interpretato e sceneggiato.