BAZZANI, Giuseppe
Pittore, nato a Mantova nel 1690 circa, morto in patria nell'agosto del 1769. Cagionevole di salute, il B. deve aver trascorsa intera la vita senza muoversi, o quasi, dalla città natale, ove fu professore e poi direttore dell'Accademia di belle arti. Un'erronea indicazione del Lanzi, che lo dice reggiano e gli dà il nome di Gaspare, generò confusione tra Giuseppe e Gaspare Bazzani, scenografo reggiano allievo di Fr. Bibbiena, vissuto tra il 1701 e il 1780. Allievo di Gio. Canti, da Parma, il B. trasse insegnamenti, più che dalle lezioni accademiche, dalle pitture lasciate nelle chiese di Mantova dal Rubens e da Domenico Feti, e dallo studio dei grandi cinquecentisti veneziani, particolarmente di Paolo Veronese. L'opera del B., rimasta quasi sconosciuta, fino a pochi anni fa era tutta raccolta nella città e nel contado di Mantova e di Ferrara: e soltanto in questi ultimi anni ha cominciato a disperdersi. Il gruppo più numeroso di pitture, a fresco e su tela, è tuttavia ancora nel suo luogo d'origine. Nella chiesa di S. Barnaba è una Via Crucis, l'opera più giovanile (il B. fu artista precocissimo) e, nella sacrestia, la Visione di S. Romualdo, una delle ultime e più note. Altri dipinti del B. si conservano a Mantova, a Revere, a Curtatone, a Pieve di Coriano, nelle Gallerie di Venezia, e nelle case di collezionisti e antiquarî a Bologna, a Milano, a Venezia, a Roma, a Monaco e a Berlino.
Bibl.: G. Pacchioni, G. B., in Dedalo, III (1922-23), pp. 166-88; U. Ojetti, L. Dami, N. Tarchiani, La pitt. ital. del '600 e '700, Milano 1924.