BIANCHERI, Giuseppe
Uomo politico, nato a Ventimiglia il 2 dicembre 1821, morto a Torino il 26 ottobre 1908. Entrato nell'arringo politico a soli 32 anni, fu mandato alla camera dei deputati quale rappresentante della sua città. Militò dapprima nelle file della sinistra, e fu deciso avversario del Cavour; votò contro l'intervento del Piemonte alla spedizione di Crimea, e contro la cessione di Nizza e Savoia alla Francia. Non fu grande oratore; la sua attività parlamentare si svolse particolarmente nelle commissioni d'inchiesta, a cui più volte fu chiamato a partecipare, per la sua riputazione di rettitudine e d'integrità di carattere. Costituitosi il regno d'Italia (1861), il Biancheri abbandonò la lotta contro il Cavour, si avvicinò al partito moderato e poi alla destra. Fu ministro della Marina nel ministero Ricasoli dal 17 novembre 1866 al 10 aprile 1867: troppo breve periodo perché potesse lasciare nell'opera compiuta un'impronta che ne rivelasse le doti di amministratore. Eletto la prima volta presidente della camera il 12 marzo 1870, in sostituzione di Giovanni Lanza, andato a capo del governo, rimase in tale carica sino al 1876. Vi fu rieletto successivamente dal 1884 al 1892, e dal 1894, salvo alcune interruzioni, fino al 1904, anno in cui si ritirò definitivamente dalla politica militante, per reggere la carica di primo segretario per gli ordini cavallereschi, alla quale dedicò gli ultimi anni di vita.
Bibl.: E. A. Foperti, Giuseppe Biancheri, in La Rassegna Nazionale, CLXIV, Firenze 1908, pp. 161-164; T. Sarti, Il Parlamento Subalpino e Nazionale, Terni 1890, p. 126.