Letterato (Onigo 1791 - Treviso 1872); patriota, rifiutò (1853) la cattedra di letteratura italiana a Padova offertagli dall'Austria; dal 1866 senatore. Moderato classicista, ammirò grandemente il Giordani, scrisse i Discorsi sullo scrittore italiano (1836), quattro libri Degli uomini di lettere (1839) e i saggi Dei lettori e dei parlatori (1842). Fu anche giornalista efficace.