Boffito, Giuseppe
Erudito e critico, barnabita (Gavi 1869 - Firenze 1944), insegnò materie letterarie nei collegi del suo ordine, prima a Moncalieri e poi a Firenze; spaziò in veste di storico, di critico e di bibliografo nei campi della letteratura (specialmente nella dantistica), della storia e delle varie scienze (soprattutto della meteorologia e dell'aeronautica).
Numerosi i suoi contributi relativi all'ambientazione storica e scientifica del poema dantesco, secondo l'orientamento proprio del " Giornale dantesco ". Ricordiamo: La meteorologia nella D. C. Saggio di note al D., in Per la storia della meteorologia in Italia. Primi appunti, Torino 1898, 9-64; Se D. sia stato meteorologo, in " Rivista di fisica, matematica e scienze naturali " II (1900) 487-492; La sfera del fuoco secondo gli antichi e secondo D., in " Atti del R. Istituto Veneto " LXI (1901-1902) 281-304; Di alcune quistioncelle di cosmogonia dantesca [Par. I 41; II 107; XXIX 51], in " Rivista di fisica, matematica e scienze naturali " III (1902) 593-603; D. e Bartolomeo da Parma (a proposito di Par. I 37 sgg,; Conv. III 5 Ecc.), in " Rendiconti del R. Istituto Lombardo " s. II, XXXV (1902) 733-742; Il punto e il cerchio secondo gli antichi e secondo D., ibid. XXXVI (1903) 1129-1142; D. e Ugo di Strasburgo, in " Atti della R. Accademia delle Scienze di Torino " XXXIX (1903-1904) 285-293; D., Sant'Agostino ed Egidio Colonna, in Saggio di bibliografia egidiana, Firenze 1911, V-XXXI; D. geodeta, in " Giorn. d. " XXIV (1921) 96-119; Due almanacchi vaticani e la D.C. Le posizioni del cielo durante la visione dantesca indicate giorno per giorno da due documenti coevi alla visione, in " L'Universo " II (1921) 387-396; D. misuratore di mondi, in " Giorn. d. " XXVI (1923) 221-226 [Distanze e dimensioni cosmiche secondo D., in Studi su D. e sulla scienza del suo secolo, III, Roma 1923, 33-44]; Per " lo bel pianeta che ad amar conforta ", in " Giorn. d. " XXVIII (1925) 180-182; Le cognizioni fisiche e naturali di Cecco d'Ascoli e di D. A., in " Rivista di fisica, matematica e scienze naturali " s. 2, II (1927-28) 218-225, 522-531; III (1928-29) 15-22, 177-183, 415-418; IV (1929-30) 67-73, 225-228; V (1930-31) 18-22; VI (1931-32) 182-188, 287-292, 448-455; Saggio d'un commento scientifico alla I).C., in " Giorn. d. " XXXVII (1934) 3-23; Le quattro " chiare " stelle di D., ibid. XXXVII (1934) 227-232; Dove e quando potè D. vedere gli orologi meccanici che descrive in Par. X 139; XXIV 13; XXXIII 144?, ibid. XXXIX (1936) 45-61. Frequenti, come si vede, le puntualizzazioni circa i fenomeni meteorologici ricorrenti nel poema: nella loro interpretazione D. avrebbe seguito esclusivamente la dottrina di Aristotele.
Molta cura il B. dedicò anche allo studio della Quaestio e al problema della sua autenticità. In due ' memorie ' intitolate Intorno alla " Quaestio de aqua et terra " attribuita a D. (in " Memorie della R. Accademia delle Scienze di Torino " s. II, LI [1900-1901] 73-159; LII [1901-1902] 257-342) prospettò l'ipotesi che autore ne fosse l'agostiniano Paolo Veneto, vissuto nel secolo XV, e quindi stampò criticamente l'operetta, corredandola di un dotto commento. In seguito curò la riproduzione in facsimile dell'editio princeps con trascrizione critica (Firenze 1905). Ancora tra i falsisti (ma con esitazioni) lo troviamo a proposito della lettera a Cangrande (L'epistola di D.A. a Cangrande della Scala. Saggio di edizione critica e di commento, in " Memorie della R. Accademia delle Scienze di Torino " s. II, LVII [1907] 1-40).
Al B. si deve inoltre l'edizione dell'Almanacco di Profacio, che è tra le fonti principali del poema dantesco (Almanach Dantis Aligherii sive Prophacii judaei Montispessulani Almanach perpetuum ad annum 1300 inchoatum, nunc primum editum ad fidem Codicis Laurentiani, Pl. XVIII sin. N. 1, Firenze 1908).
A completamento del quadro degl'interessi danteschi del B. vanno infine citati la traduzione e il riassunto della geografia e dell'astronomia di D. secondo E. Moore (in " Rivista Geogr. Ital. " XII [1905] 92-101, 204-215; XIII [1906] 1-9, 85-104, 206-213), e gli Indici ventiduennali delle Riviste " L'Alighieri " e " Il Giornale dantesco " (1889-1910), Firenze 1916.
Bibl. - A. Masotti, Notizie sugli scritti del p. G. B. barnabita, in " La Scuola Cattolica " LXXIV (1946) 157-160; G. B. barnabita: l'uomo, le opere, bibliografia, a c. di F. M. Parenti, P. Pagnini, A. Saitta, G. De Bernard, A. Masotti, Firenze 1947.