BONOLIS, Giuseppe
Pittore, nato a Teramo il 1 gennaio 1800, morto a Napoli il 2 aprile 1851. Maestro di calligrafia nel R. Collegio della sua città nativa, fu destituito nel 1820, perché caribonaro, e nella primavera del 1822 si recò a Napoli a studiare prima architettura, poi pittura in quell'accademia di belle arti, dove ottenne varî premi e s'affermò tra i migliori. Dal 1837 espose nelle mostre ufficiali, esordendo con il quadro la Morte di Abele, ora nella quadreria di Capodimonte. Ivi anche si conservano le Nozze di Bacco e Arianna e nella reggia di Caserta l'Infanzia di Bacco. Altre opere: Laura nel bagno; La Concezione; S. Berardo che salva Teramo dall'assedio del duca di Acquaviva, donato dal maestro alla cattedrale di Teramo; e molti ritratti. Elogiato professore di varî istituti napoletani, ebbe a discepolo Filippo Palizzi. Mentre dappertutto dominava l'arte accademica, capeggiò con fortuna il movimento dei realisti, e fu dei primi a rompere la freddezza statuaria delle composizioni e a immergere la forma nell'atmosfera. Scrisse un opuscolo sulla riforma degli studî artistici (1848) e un Trattato dell'arte pittorica, edito postumo.
Bibl.: M. W. Brockwell, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibl. preced.); G. Ceci, Saggio di una bibliografia per la storia delle arti figurative nell'Italia meridionale, Bari 1911.