BRAMIERI, Giuseppe
Non abbiamo notizie biografiche precise di questo pittore operoso a Piacenza sul finire del sec. XVI e nei primi decenni del XVII. Disperso il gran quadro del refettorio dei monaci riformati di Piacenza, ancora esistente quando scriveva lo Zani (p. 151 n. 241), il nostro giudizio si basa su tre opere da lui firmate: Madonna col Bambino, s. Giovanni e s. Bartolomeo, della parrocchiale di Gambaro (Piacenza), Madonna con due santi, in S. Severino a Napoli, e Martirio di s. Lorenzo, in S. Francesco a Piacenza.
Si prende l'avvio da una pittura di maniera in cui si rivelano riferimenti generici a Michelangelo e più precisi al Lomazzo, allora d'attualità a Piacenza per avervi realizzato nel refettorio di S. Agostino il suo capolavoro; nel dipinto di Gambaro (1580-1600) manca l'atmosfera, è elementare la composizione, ma le figure, pur modellate con asprezza provinciale, sono dipinte con un certo vigore. Il Martirio di s. Lorenzo, invece, utilmente confrontabile con il dipinto di uguale soggetto del Calvaert (a S. Lorenzo di Castell'Arquato, Piacenza) eseguito nel 1583, è certamente posteriore, più ardito nella composizione, vigoroso nei violenti contrasti di luce, tanto che il Carasi (1780), che ne ignorava l'autore, lo riteneva derivato "da una carta del Tiziano" (cioè dall'incisione di Corn. Cort [1571] dal dipinto dell'Escuriale). Qualche testa risente di un michelangiolismo alla Mazzola-Bedoli; le luci, fortissime, riposano su piani larghi e un po' piatti, peculiari dell'artista.
Può essergli ragionevolmente riferito il Martirio di un santo vescovo del Museo Civico di Piacenza, un dipinto interessante, anche se un po' sgrammaticato, vicino come tempo alla Madonna di Gambaro. Nella Biblioteca Comunale di Piacenza (Schede Rapetti)si conserva una omelia a stampa recitata a Piacenza da un Giuseppe Bramieri nel 1640. Se si trattasse del B., gli si potrebbero riferire le buone xilografie che arricchiscono il testo.
Fonti eBibl.: Piacenza, Bibl. Comunale: Schede Rapetti [1930-1960], ad vocem;C. Carasi, Le pubbliche pitture di Piacenza, Piacenza 1780, p. 80; G. Sigismondo, Descrizione della città di Napoli, II, Napoli 1788, p. 71; P. Zani, Enciclopedia metodica... delle Belle Arti, I, 5, Parma 1820, pp. 14, 151; P. A. Emmanueli, Il tempio dei SS. Protaso e Francesco in Piacenza, Piacenza 1868, p. 30; P. Bozzini, Elenco di artisti piacentini, in Strenna piac., Piacenza 1879, p. 100; L. Ambiveri, Gli artisti piacentini, Piacenza 1879, pp. 157-160; R. Filangieri, Indice degli artefici... napoletani, I, Napoli 1891, p. 65; L. Mensi, Dizionario biografico piacentino, Piacenza 1899, p. 88; L. Cerri, Piacenza nei suoi monumenti, Piacenza 1908, p. 22; F. Arisi, Il Museo Civico di Piacenza, Piacenza 1960, p. 319; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, p. 523.