BRANZOLI, Giuseppe
Nacque a Cento il 5 apr. 1835 (secondo lo Schmidl, a Imola nel 1845). Stabilitosi a Roma in giovane età, studiò mandolino, chitarra, viola e composizione; s'interessò, inoltre, alla liuteria, divenendo esperto in questa materia. Fece parte come violista di alcune orchestre e nel 1858 divenne membro dell'Accademia filarmonica romana, partecipando a numerose manifestazioni musicali, come strumentista e come autore. Fu professore anche dell'Accademia di S. Cecilia. Nella stagione estiva del 1860 si esibì come violinista alla Filarmonica; in uno dei concerti domenicali al palazzo Lancellotti venne eseguito un trio di sua composizione, mentre alla fine di luglio fu eseguita una sua opera, scritta su libretto della giovane contessa Teresa Gnoli, dal titolo Torquato Tasso a Sorrento. L'opera piacque, molto, anche per la buona interpretazione degli artisti - specialmente del tenore C. Negrini -, ma non risulta abbia avuto successive rappresentazioni.
Apprezzato per la sua attività di musicista, di concertista e di studioso, il B. nel 1889 organizzò, sempre alla Filarmonica, un concerto storico di musica teatrale, nel quale vennero eseguite musiche di G. Caccini e di C. Monteverdi, con strumenti del Seicento (una manifestazione del genere indica una cultura e un gusto artistico veramente notevoli, soprattutto se si considerano i programmi del tempo che spesso, oltre ad essere frammentari, proponevano, accanto a celebri composizioni, musiche di scarso interesse). Intenditore di strumenti antichi, egli iniziò una raccolta per l'Accademia di S. Cecilia, nella biblioteca della quale, nel 1896, occupò un incarico direttivo che conservò fino alla morte, avvenuta a Roma il 21genn. 1909.
Delle sue numerose composizioni (per la maggior parte pezzi per mandolino e pianoforte, fantasie descrittive per due mandolini, mandola e pianoforte o chitarra, romanze per canto e pianoforte, ecc.), stampate a Roma, a Firenze e a Milano, si ricordano Lieti momenti. Raccolta di 8 divertimenti per mandolino o violino con accompagnamento di pianoforte, Firenze s.d.; Rimembranze dell'opera Orfeo di G. C. Gluck per mandolino e pianoforte, Firenze s.d., e una trascrizione facile per pianoforte della stessa opera, ibid. s.d.; l'Inno all'Italia di C. D'Ormeville, per coro all'unisono (canto e pianoforte), Roma 1893 e 1894.Presso la Bibl. di S. Cecilia in Roma si conservano i seguenti manoscritti di musica strumentale: Quintetto con Pianoforte (Acc. ms. 3133), Fantasia per clarino e pianoforte (Acc. ms. 3189), Fantasia per tromba e orchestra (Acc. ms. 3238)e Sinfonia a piena orchestra (partitura, Acc. ms. 3269), oltre a una trascrizione e messa in partitura di un madrigale a sei voci, Ho visto al pianto mio, di T. Massaini, pubblicato a Venezia dal Gardano nel 1604(Acc. ms. 855). Come studioso e didatta scrisse Metodo teorico-pratico per mandolino napolitano,o romano, in due parti, stampato a Firenze e a Roma s.d., che riscosse particolare successo e ottenne larga diffusione: premiato con medaglia d'oro all'Esposizione internazionale di musica a Bologna nel 1888e al Palazzo dell'industria a Parigi nel 1890, futradotto in varie lingue e più volte ristampato a Milano (completato con il titolo Distribuito in 168 lezioni progressive con suonatine e duetti), fino al 1967; Ricerche sullo studio del liuto, Roma 1889; Sunto storico dell'intavolatura. Metodo pratico per suonare il liuto corredato da antiche melodie tratte da celebri autori, Roma s.d. e Firenze 1889; Manuale storico del violinista, Firenze 1894; Metodo teorico-pratico per chitarra, Firenze 1905e Milano 1942; Metodo teorico-pratico,per mandolino lombardo distribuito in 98 lezioni, Firenze s.d., poi 1906; La scuola della velocità per il mandolino (scioglidita), Firenze s.d. Pubblicò, inoltre, Miscellanea musicale. Raccolta di articoli pubblicati in alcuni periodici musicali coll'aggiunta d'importanti note, Camerino 1882; Dell'udito. Schediasmi musicali, Bologna-Roma 1894(conferenza tenuta in Bologna, Sala dei Fiorentini, 5ma 1891), e Giuseppe Verdi,appunti ad aneddoti, in Giorn. arcadico, s. 3, IV(1901) quaderno 38, pp. 149-157.
Fonti e Bibl.: Un saggio musicale,in Eptacordo, 2 ag. 1860, p. 46; A. Cametti, L'Accademia filarm. romana dal 1821 al 1860, Roma 1924, p. 161 n.139; C. Schmidl, Diz. universale dei Musicisti, I, p. 242.