BRINA, Giuseppe
Pochissime notizie si hanno della vita di questo pittore bergamasco, che lavorò su tela e a fresco. Vissuto fra il XVII e XVIII secolo, ha lasciato opere a Brescia e a Bergamo. Il Marenzi lo dice nato nel 1684 e morto nel 1765; la notizia concorda con una cronaca del tempo (Pittori bergamaschi)secondo cui il B. nel 1736 era vivente e residente in Bergamo. Quanto alla famiglia bergamasca dei Brina, esistono atti del XV e XVI sec. in cui si parla dei "de Brinis" di Carenno, ma non si sono trovati riferimenti, negli anni relativi, alla vita del Brina. Queste risultano essere le sue opere: due tele con episodi della Vita di s. Celestino, inS. Desiderio a Brescia; Gesù Bambino e santi nella chiesa di S. Bartolomeo a Bergamo; La Vergine assunta, in S. Leonardo a Bergamo; S. Antonioda Padova, nel convento dei cappuccini di Romano; S. Carlo genuflesso, in S. Salvatore di Bergamo; un altro S.Antonio, in S. Agostino di Almenno; nella chiesa del Carmine di Bergamo sono del B. gli affreschi della volta - S. Francesco Saverio,S.Andrea Avellino,S. Antonio daPadova -, mentre in una tela tripartita Giampaolo Cavagna avrebbe dipinto S.Alberto, Chiara Salmeggia S. Liberio e il B. La Vergine con due carmelitani. L'ipotesi di una presunta collaborazione dei tre fece sorgere dubbi, in passato, sugli estremi cronologici della vita del B.; mentre il Fornoni non si sa spiegare il fatto, il Pinetti (p. 50) afferma che il B. unì le due tele del Cavagna e della Salmeggia, prima separate, aggiungendovi quindi la sua.
Il B. fu sempre considerato un pittore minore, additato a esempio della decadenza della pittura in Bergamo dopo la grande stagione del XVII secolo. Le sue pitture vengono definite "triviali e mediocri" fin dalle guide settecentesche.
Fonti e Bibl.: Bergamo, Bibl. Civica, Pittori bergamaschi (ms. anonimo del XVIII sec.); G.B. Rodella, Le Pitture di Brescia, Brescia 1760, p. 125; A. Pasta, Le Pitture notabili di Bergamo, Bergamo 1775, pp. 39, 41, 88; G. Maironi da Ponte, Dizionario odeporico della Provincia di Bergamo, Bergamo 1819, p. 78; C. Marenzi, Il servitore di Piazza della città di Bergamo, Bergamo 1825, p. 78; Bergamo, Curia vescovile, E. Fornoni, Vite dei pittori bergamaschi, (ms., sec. XX), p. 151; Inventario degli oggetti d'arte d'Italia, A. Pinetti, Provincia di Bergamo, Roma 1930, pp. 38, 50, 52 s., 106; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, V, p. 18.