CADES, Giuseppe
Pittore e incisore. Nacque a Roma da padre francese nel 1750; vi morì nel 1799. Allievo del viterbese Domenico Corvi, già nel 1762, e poi nel 1766, era premiato nei concorsi dell'Accademia di San Luca, che ancora ne conserva i saggi (disegni), e vent'anni più tardi lo accoglieva accademico (1786).
Protetto dai Chigi, dipinse nel loro palazzo dell'Ariccia delle storie tratte dell'Orlando Furioso e alcuni chiaroscuri. Per Caterina II di Russia eseguì due quadri dalla storia di Alessandro Magno, ma non volle accettare l'invito di recarsi alla sua corte. Opere sue si conservano a Roma (chiesa dei Ss. Apostoli, di San Nicola da Tolentino), ad Ascoli Piceno (Pinacoteca), a Genova (chiesa di S. Maria delle Vigne), a Copenaghen (museo Thorwaldsen), ecc.
Il C. fu molto ammirato per la sua grandissima abilità nel contraffare le opere degli antichi maestri. Questa dote gli fu tuttavia dannosissima, perché gl'impedì di farsi uno stile suo, e lo portò a continue risonanze di motivi di altri maestri. Tra le cose sue migliori è il quadro che dipinse per il soffitto di una camera nel casino della villa Borghese inspirato da una nota novella del Boccaccio (II, 8), dove si vede la solita capacità del C. a piegarsi a uno stile venezianeggiante, e una tendenza al romantico e al sentimentale, che distingue questa dalle altre opere. l bozzetto dell'Accademia di San Luca, rappresentante San Girolamo Emiliani, mostra il C. in un aspetto originale; ma la morte prematura impedì all'artista di affermare decisamente la sua personalità.
Bibl.: I pregi delle Belle arti, Orazione e componimenti poetici detti in Campidoglio... l'anno 1762, Roma 1762; Orazione e componimenti poetici... relazione del solenne concorso e della distribuzione dei premi, celebrata in Campidoglio il dì 24 novembre 1766, Roma 1766; F. Noack, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, Lipsia 1911; L. Venturi, Opere inedite di Michelangelo da Caravaggio, in Boll. d'arte, 1912, n. 1; G. Cantalamessa, Un quadro inavvertito di G.C. nella Galleria Borghese, ibid., 1918, pp. 81-84; H. Voss, Die Malerei des Barocks in Rom, Berlino 1925.