CALENZUOLI, Giuseppe
Commediografo, nato a Firenze nel 1815, morto nel 1883. Si provò dapprima in dialoghi e in commediole scritte per dilettanti; riuscì ad arrivare al pubblico, con La ricerca di un marito, per mezzo del Ginnasio drammatico (diventato poi Accademia dei Fidenti). Per campare dovette cercarsi un impiego, ma continuò a comporre ininterrottamente; diede alla scena: Due padri all'antica (1853), Le donne invidiose (1855), Il vecchio celibe e la serva (1856), Il sottoscala (1863), ecc. Per Gemma Cuniberti, che era allora (1879) l'idolo del pubblico, scrisse Le confidenze innocenti - rimaste poi nel repertorio della bimba-prodigio. Fu assai apprezzato anche dagl'intenditori, come Ferdinando Martini. Le sue commedie sono condotte con molta perizia scenica e hanno un dialogo vivo, saporoso e lepido, non mai triviale. Un modello del genere è Il sottoscala, rimasto in repertorio fino a pochi anni fa.