Campi, Giuseppe
Filologo (San Felice sul Panaro 1788-1873). Fu direttore degli Archivi governativi di Modena e membro della Deputazione di Storia Patria, di quella dei Testi di Lingua e della R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti. Instancabile cultore degli studi danteschi, si impose presto all'attenzione degli studiosi con le Giunte al commento del Lombardi e con l'edizione (collaboratori F. Federici e G. Maffei) della Commedia (Padova 1822), per la quale furono adottate le lezioni date in Milano nel 1478 dal Nidobeato, riscontrate con quelle di vari codici, fra cui lo Stuardiano, il Cassinese, l'Angelico, l'Antaldiano e il Vaticano. Non pago di questo lavoro, il C. dedicò quarant'anni alla ricerca di manoscritti della Commedia, di cui fece lo spoglio, verso per verso, avendo per scopo l'accertamento delle lezioni più sicure, che dovevano entrare nell'edizione torinese del 1888-1891. Ma era convinto che un testo della Commedia, per quanto corretto, se arricchito unicamente di note filologiche, non poteva bastare alla sua perfetta intelligenza. Volle perciò corredare il poema di note illustrative (tratte da vari espositori, da opere storiche, da cronache dei tempi di D.) e di un Discorso preliminare, in cui lumeggiava i meriti di D. e i pregi e le mende degli espositori antichi e moderni.