CAPOGRASSI, Giuseppe
Filosofo, nato a Sulmona il 21 marzo 1889, morto a Roma il 23 aprile 1956. Professore di filosofia del diritto dal novembre 1933, ha insegnato nelle università di Sassari, Macerata, Padova, Napoli e (dal 1950) nella facoltà di scienze politiche a Roma. A lungo componente del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione. Nel dicembre 1955 fu nominato giudice della Corte costituzioriale.
Sensibile particolarmente ai problemi agitati dalla filosofia europea del primo Novecento, specialmente francese, attratto dalla problematica della "filosofia dell'azione", si formò soprattutto nella riflessione su s. Agostino, G. B. Vico e A. Rosmini, dal secondo tuttavia traendo le intuizioni fondamentali della sua autonoma costruzione speculativa che, pur nei modi sempre personalissimi, talvolta genialmente paradossali, ben potrebbe definirsi "neo-vichiana". Il suo storicismo, infatti, si sostanzia nel convincimento che il mondo dell'azione, oltre le intenzioni degli intelletti "solitarî", diriga le volizioni singolari degli individui attraverso l'immanente ubbidienza alle idee umane che, in una legge di sforzo e di sacrificio, ordinano la storia, costringendola a realizzarsi in un'esperienza morale e giuridica, che è il vero compimento dei voleri profondi dell'individualità: compimento che vien meno, e si ritorce, nelle epoche di catastrofe, quando le idee umane, disubbidite, subiscono interruzioni ed eclissi, lezioni salutari all'uomo costretto a vivere umanamente la sua storia.
Se L'Introduzione alla vita etica (Torino 1953) e numerosi saggi minori rivelano efficacemente la sua personalità e i suoi varî interessi, fra i libri maggiori Il problema della scienza del diritto (Roma 1937) indica i temi dominanti della sua meditazione; i postumi Pensieri dalle lettere (Roma 1958) lo segnalano come prosatore vigoroso. L'ampia sua produzione è stata raccolta in sei volumi di Opere (Milano 1959).
Bibl.: M. F. Sciacca, Il secolo XX, 2ª ed., vol. 2°, Milano 1947, pp. 676-83, 889; P. Piovani, Itinerario di G. C., in Riv. intern. di filosofia del diritto, 1956, pp. 417-438 (con bibliografia); F. Carnelutti, Interpretazione di Capograssi, Firenze 1956.