CERQUETELLI, Giuseppe
Nacque a Cingoli (Macerata) il 28 dic. 1848 da Omobono e da Marianna Costantini. Al conservatorio di musica di Milano, allora diretto da Alberto Mazzucato, studiò dal 1868 al 1872 sotto la guida di Stefano Ronchetti Monteviti per la composizione e di G. Rampazzini per il violino, avendo come insegnanti anche E. Cavallini, E. Praga e lo stesso Mazzucato. Già nel 1871, quando era ancora studente, la sua Ouverture per grande orchestra ebbe risonanza al di fuori delle mura del conservatorio, e ancor più l'anno seguente la Sinfonia caratteristica (La danza delle ondine), presentata al pubblico per il saggio di diploma, raccolse larghi consensi presso tutta la critica musicale milanese. Sempre nel 1872 il C. vinse il concorso per direttore del teatro Comunale e delle scuole musicali di Terni. Al suo arrivo a Terni esistevano due scuole di musica senza una sede, la Gradassi-Luzi e la Valentini. Unificandole il C. gettò le basi dell'istituto musicale Briccialdi, di cui fu direttore fino al 1921, oltre che insegnante di canto e di strumenti ad arco, e che corredò di una notevole biblioteca.
Di temperamento assai dinamico ed estremamente versatile, il C. all'attività didattica affiancò quelle di direttore d'orchestra e di compositore. Oltre che al teatro Comunale di Terni diresse, per la verità non sempre col favore della critica (si ricorda l'insuccesso di un Ruy Blas di F. Marchetti a Roma, nel marzo 1885) in varie città d'Italia. Fu al teatro Brunetti di Bologna, al Politeama di Genova nel 1881 con un'ottima esecuzione de I Capuleti e i Montecchi di Bellini, l'anno seguente al Politeama romano con un'eccellente Forza del destino, e infine nel 1885 ancora a Roma, al teatro Argentina a dirigere operette.
I maggiori riconoscimenti gli vennero indubbiamente dall'attività di compositore a cui si dedicò senza sosta per tutta la vita. Ettore Fieramosca, melodramma in quattro atti su libretto di V. Cotini terminato nel 1875, ebbe gli elogi di A. Bazzini e di T. Mabellini e, rappresentato a Terni nel 1895 con successo di pubblico, vi ottenne, secondo la critica, un "battesimo serio per quanto ... locale" (cfr. Gazz. mus. di Milano, L[1895], p. 369). Già nel 1881 l'opera era stata presentata con buon esito all'Esposizione internazionale di musica di Milano, insieme con la Sinfonia in quattro tempi svolta sovra un salto di quarta, alcune Fughe a 4, 8 e 16 parti, e un'Ode per onomastico per soprano, coro e strumenti.
Negli anni 1884-1886 il C. prese parte con successo ai concorsi annualmente indetti dall'Istituto musicale di Firenze, guadagnando il primo premio nel 1886 con un Preludio e fuga per organo. In seguito ottenne giudizi lusinghieri alla Esposizione internazionale di musica di Bologna (1888), al III Concorso Sonzogno (1892) per un'opera in un atto, a cui inviò Medio Evo (libretto di E. Pettinelli), il cui titolo fu poi cambiato in Nelda o Scene medioevali, eal concorso di Bruxelles (1893). Nello stesso anno il suo Corale a otto parti reali in stile madrigalesco fu premiato a un concorso bandito dall'Accademia di S. Cecilia, e la Messa di gloria per coro a quattro voci miste con accompagnamento di strumenti ad arco e organo vinse la prima menzione onorevole del Comitato di musica sacra di Firenze (1902), e fu eseguita l'anno dopo nella basilica di S. Trinita. Infine un altro pubblico attestato di merito ottenne la Giga di concerto, per violino e pianoforte dal conservatorio di musica di Valenza nel 1910. Il C. morì a Terni il 2 luglio 1931.
"Strumento prezioso di promozione culturale e di organizzazione per la scuola musicale e la città di Terni, allora poco più di un borgo, ma già così diverso dalla natìa Cingoli, per quasi sessant'anni il Cerquetelli visse attivamente, di Terni, tutti i mutamenti: per tre o quattro generazioni, nel bene e nel male, la musica e il Cerquetelli a Terni, furono la stessa cosa" (Arcangeli). Artista fecondo e versatile, si accostò a tutti i generi di musica. Oltre alle opere già nominate, compose per orchestra altre cinque sinfonie e un Capriccio sinfonico, un Andante e polacca di concerto, per violino e orchestra (Milano s.d.), un Minuetto per soli archi (ibid. s.d.); musica per banda tra cui Sulle rive del Nera (ibid. 1894), Ouverture in si bem. (Firenze 1898), Fosforescenze (ms. autografo all'Ist. music. Briccialdi di Terni); molti pezzi per coro solo o accompagnato, come Pensiero elegiaco, per coro orchestra e banda (Firenze s.d.), Voci del tramonto. Notturno mistico per quartetto d'archi coro e armonium (Milano s.d.), Alla mente confusa per coro solo (ms. a Parma: Cerquetelli Locci), Inno alla musica per soprano, coro e orchestra (eseguito a Terni nel 1892), dei corali per la tragedia La Nave di D'Annunzio (cfr. Arcangeli), Inno nazionale e Italia sei bella per coro e banda, Alla memoria del Iº re d'Italia, per soli, coro e orchestra (questi ultimi tre, mss. al Conserv. S. Cecilia, Roma). Un altro testo di argomento patriottico, il Vessillo d'Italia del sacerdote liberale Francesco Dall'Ongaro fu musicato per voci bianche (cfr. La Tribuna [Roma] del 25 nov. 1889). Tra le composizioni da camera per soli strumenti ricordiamo un Andante e scherzo per mandolini e quartetto d'archi (Milano s.d.), un Quartetto per archi (ms. autogr. all'Ist. mus. Briccialdi), Meditazione per due violini organo e arpa (Firenze s.d.), Gavotta per pianoforte e Presso alla culla per violino e pianoforte (ambedue Milano s. d.).
Secondo il gusto dell'epoca, il C. scrisse inoltre una notevole quantità di romanze per voce accompagnata pubblicate prevalentemente dall'editore Lucca. La raccolta Arti gemelle (1878), che comprende sei pezzi il cui testo poetico è dello stesso autore, fu notata favorevolmente dalla critica. Si ricordano inoltre: Lembi azzurri, Un sogno, Perché, Disinganni, Un furto, In cimitero, Non t'accostare all'urna, Due melodie, Un ricordo, Ad una fanciulla (per voce e orchestra). Molto interessante per comprendere non solo l'amore del C. per la musica vocale, ma anche il persistere negli ultimi anni del secolo XIX di certe consuetudini tipicamente italiane è la notizia riportata da un giornale ternano del 1880, secondo cui il C., per una Sonnambula da lui diretta al teatro Comunale, avrebbe composto un "pezzo di assieme" da aggiungere nel terzo atto allo scopo di fare meglio emergere le doti della protagonista (cfr. Il Cittadino ternano, 3genn. 1880). Nel campo della musica sacra, oltre alla Messa di gloria già ricordata, il C. compose due Messe darequiem, una serie di Tantum ergo per voci soliste, per terzetto e per coro, datati tra il 1898 e il 1921, Viderunt omnes per voci e organo, O sacrum convivium, mottetto a tre voci, Veni sponsa Christi per contralto e organo, O salutaris hostia per voce organo e violino, Laudate Dominum per coro e organo. Oggi la produzione eclettica del C., che i critici contemporanei, pur con qualche riserva, furono concordi nel lodare, e di cui si conservano abbondantemente autografi, copie manoscritte e a stampa nelle biblioteche di Terni, Roma, Milano, Firenze, Parma, Napoli, Torino, Genova, e negli Stati Uniti, può apparirci contraddittoria. Secondo l'Arcangeli "il tardo romanticismo del suo teatro, il patetismo delle sue composizioni vocali da sala ..., il solido classicismo - scolastico quel tanto che basti - del suo quartetto, sembrano rimanere momenti irrisolti della sua esperienza creativa e non trovare una sintesi altrove, forse, che nelle Messe, nei Tantum ergo".Al di fuori della produzione musicale, il C. lasciò due volumi di versi: Vita intima (Roma-Narni 1882) e Liriche patriottiche (Terni 1927); alcune opere storiche: Storia della musica antica, Una mostruosità artistica del teatro melodrammatico nel XVII e XVIII secolo sui cantori castrati, Terni 1917; Ilvecchio teatro di Terni, ibid. 1923, e una serie di lavori didattici.
Fonti e Bibl.: Notizie inedite fornite da E. Cerquetelli Locci, M. Rinaldi e dall'Ufficio ricerca fondi music. di Milano; notizie e critiche in Gazz. musicale di Milano, XXVI(1871), pp. 301 s.; XXVII (1872), pp. 258 s.; XXXVI(1881), pp. 374, 436; XL (1885), p. 102; L (1895), p. 369; LVII (1902), p. 466; La Perseveranza (Milano), 30 ag. 1871; Il Pungolo (Milano), 2 ag. 1872; IlSecolo (Milano), 2 ag. 1872; Il Cittadino ternano (Terni), 3 genn. 1880; L'Unione liberale (Terni), 27 nov. 1881; 26-27 apr. 1890; 13-14 ag. 1892; 18-19 maggio 1895; 25-26 apr. 1896; 27 dic. 1909; Corriere di Firenze, XVIII(1882). 4, pp. 6 s.; Liguriaartistica (Genova), 30 ott. 1882; La Scena illustrata, XX(1884), 20, p. 4; XXVI (1890), 7, p. 5; La Tribuna (Roma), 25 febbr. 1889; 11 sett. 1902; Teatro illustrato, XII(1892), 141, p. 132; Laprima del Fieramosca, in Il Messaggero (Roma), 17 maggio 1895; I vincitori del concorso di musica sacra... G. C.,in L'Illustrazione (Roma), 4 ott. 1902; Nella basilica di S. Trinita, in LaNazione (Firenze), 20-21 marzo 1903; Il Fieramosca (Firenze), 21-22 marzo 1903; El MercantilValenciano (Valenza), 17 maggio 1910; Il Messaggero (Roma), 23 apr. 1911; Annuario dei musicisti, I (1913), p. 51; R. Gradassi Luzi, Le XXconfraternite laiche del Comune di Terni, Todi 1927, pp. XIV s.; A. De Angelis, L'Italia musicale d'oggi. Diz..., Roma 1928, p. 134; The National Union Catalog, Pre-1956 Imprints, s.v.; Fontes artis musicae, XVIII (1971), p. 148; P. G. Arcangeli, [Note illustr.], in Istituto musicale Briccialdi, Concerto in commemor. di G. C.,Terni 1976; C.Schmidl, Diz. universale dei musicisti, I, p. 321; Supplem., p. 182; U. Manferrari, Diz. univ. delle opere melodrammatiche, I,Firenze 1954, p. 224.