Letterato italiano (Arezzo 1833 - Roma 1908), fu uno degli Amici pedanti e il suo nome è legato a quello del Carducci, suo fraterno amico, alla cui opera dedicò alcuni scritti (Giosue Carducci, impressioni e ricordi, 1901; Memorie della vita di Giosue Carducci raccolte da un amico, 1903). Studioso delle letterature straniere, del Foscolo e del Leopardi (Vita di Giacomo Leopardi, 1905; Vita di Ugo Foscolo, post., 1910), il Ch. fu anche gentile poeta (Poesie, 1903). Preside di liceo, fu poi (1886-1901) direttore generale dell'istruzione secondaria.