Poeta e narratore italiano (n. Porto Maurizio, Imperia, 1945). Insegnante di filosofia e collaboratore di numerose riviste, si è interessato, come studioso, ai procedimenti metaforici (La metafora barocca: saggio sulle poetiche del Seicento, 1972, e il vol. miscellaneo La metafora, 1978, da lui curato). Nei suoi primi libri di versi, raccogliendo in modo originale l'eredità della "linea ligure" (C. Sbarbaro, M. Novaro, ecc.), si affida a una dimensione mitico-evocativa per esprimere l'anelito a una condizione di ritrovata libertà: L'ultimo aprile bianco (1979); L'oceano e il ragazzo (1983); Le stagioni (1988). Nelle raccolte successive, Dialogo del poeta e del messaggero (1992), Canti d'Oriente e d'Occidente (1997) e Nuovi canti (2001) si è andata delineando la propensione a una sorta di virtuosismo profetico, che spazia dall'universo druidico a quello orientale. Il mito, fonte privilegiata dell'ispirazione poetica di C., è anche oggetto della sua attività speculativa: Il mito giardino (1990); Terre del mito (1991); Il manifesto del mitomodernismo (in collab. con S. Zecchi, 1994); Il sonno degli dei: la fine dei tempi nei miti delle grandi civiltà (1999); Il passaggio di Ermes (1999). Nel 1980 è apparso il suo primo romanzo, Primavera incendiata, cui sono seguiti Equinozio d'autunno (1987), Fedeli d'amore (1993), L'impero e l'incanto (1995), Il ragazzo che parla col sole (1997), Il terzo ufficiale (2002), La casa delle onde (2005); Ferite e rifioriture (2006); L’adultera (2007). Del 2006 Lettera ai disperati sulla primavera, saggio che porta a compimento un'idea di J. Giono. Autore di resoconti di viaggi e traduttore di poesie di Blake, W. Whitman, D. H.Lawrence, P. B. Shelley, nel 2015 ha pubblicato la raccolta Poesie (1983-2015), mentre è del 2018 il romanzo Sesso e apocalisse a Istanbul.