Battiloro palermitano (Polizzi 1612 circa - Palermo 1647); fu organizzatore (Capitano generale) a Palermo del moto rivoluzionario antispagnolo del 15-22 ag. 1647, a imitazione della rivolta di Masaniello, cui aveva assistito in Napoli. In breve l'A., sostanzialmente prigioniero dei legisti e della nobiltà, si trovò isolato, ridotto ad esercitare un'opera di moderazione nei confronti dei settori popolari più estremisti. Una sua controversia con gli orefici e i pescatori del quartiere della Kalsa, congiuntamente con la falsa accusa di voler cedere Palermo alla Francia, determinò nuovi tumulti e la morte dell'A., decapitato da Alessandro Platamone.