Dabormida, Giuseppe
Militare e uomo politico (Verrua Savoia, Torino, 1799 - Buriasco, Torino, 1869). Intraprese la carriera militare come ufficiale del corpo d’artiglieria dell’esercito sardo. Nel 1848 venne eletto deputato e fu ministro della Guerra nei governi Alfieri e Perrone. Si trovò così a dover affrontare gli spinosi problemi seguiti alla firma dell’armistizio Salasco e ad avviare una riorganizzazione dell’esercito. Nel 1849 partecipò alle trattative con l’Austria, concluse in agosto con la pace di Milano. Nel 1852 fu nominato senatore e ministro degli Esteri nel governo Cavour. Da questa carica si dimise nel gennaio 1855 in seguito a contrasti con lo stesso Cavour su alcune clausole dell’alleanza con Gran Bretagna e Francia per la guerra di Crimea. Raggiunse in quell’anno il grado di tenente generale. Nel 1856 venne inviato, come ministro plenipotenziario, a Pietroburgo. Tornò nuovamente alla guida del ministero degli Esteri dopo l’armistizio di Villafranca, dal luglio 1859 al gennaio 1860, nel governo La Marmora-Rattazzi. Nel 1863 fu fatto conte.