DE THOMASIS, Giuseppe
Uomo politico, nato a Montenerodomo (Chieti) nel luglio 1767, morto a Napoli il 10 settembre 1830. Giovanissimo, si recò a Napoli e si dedicò agli studî di economia e diritto, acquistandosi l'amicizia del Galiani. Compì la sua rapida e brillante carriera pubblica sotto il dominio francese, rivelando, nelle molteplici cariche a lui affidate, qualità d'amministratore di primo ordine e contribuendo intelligentemente all'abolizione della feudalità e alla metamorfosi economico-sociale del Mezzogiorno. Conservò la sua posizione alla restaurazione, ma, nominato organizzatore generale di tutte le istituzioni in Sicilia (27 aprile 1820), fu costretto a fuggire in seguito alla rivoluzione. Nel governo liberale del 1820-21, il De T. coprì le cariche di ministro della Marina prima (4 agosto 1820), degl'Interni e affari ecclesiastici poi (20 febbraio 1821). Esiliato dalla reazione, fu a Roma e a Firenze, dove si legò in amicizia col Tommaseo. Poté ritornare a Napoli nel 1823. Scrisse, negli ultimi anni, progetti e programmi di riforme liberali per re Francesco e per il principe Ferdinando. Lasciò varie opere inedite, tra cui un'Introduzione al Diritto pubblico e privato del Regno di Napoli, pubblicata dal Tommaseo (Parigi 1832) e uno scritto su Montenerodomo (edito dal Croce negli Atti dell'Accademia Pontaniana, 1919).
Bibl.: E. Grilli, G. De T. in Riv. pol. e lett., maggio 1900, Roma; D. Santoro, Il salotto di D. Lucia De T., Chieti 1906.