DI NARDI, Giuseppe
Economista, nato a Spinazzola (Bari) il 25 ottobre 1911; professore universitario dal 1936, insegna ora economia politica nella facoltà di giurisprudenza dell'università di Roma; dal 1974 è direttore dell'Istituto di economia e finanza della stessa facoltà; in precedenza ha insegnato nelle università di Bari e Napoli; è socio nazionale dell'Accademia dei Lincei; è stato presidente della Società italiana degli economisti e, dal 1968 al 1972, membro elettivo del Consiglio nazionale delle ricerche. Nel 1975 gli è stato assegnato il premio Feltrinelli.
Di N. spazia dai problemi di economia generale all'analisi del sistema bancario e creditizio, ai problemi dello sviluppo economico. Sua caratteristica costante, comune alla gran parte dei suoi studi, è la revisione critica degli schemi teorici prevalenti, la cui validità operativa e grado di realismo ha ripetutamente messo in dubbio.
In particolare, sono stati oggetto delle sue critiche i modelli di equilibrio economico generale, sulla base della convinzione che l'interdipendenza dei fenomeni economici lascia, in tali modelli, spazio all'indeterminazione dinamica. Tale critica all'analisi economica statica è stata, in tempi recenti, ripresa da più parti, e rappresenta una delle argomentazioni principali dei sostenitori della "crisi" della scienza economica. Per quanto riguarda poi gli studi monetari, conviene ricordare Il sistema bancario italiano (1938) e Le banche di emissione in Italia nel sec. XIX (1953), il quale ultimo rappresenta un'analisi importante della situazione del sistema bancario italiano nel periodo successivo all'Unità.
Pubblicazioni principali: oltre ai lavori citati e a numerosi saggi: L'indeterminazione nel monopolio bilaterale (1934); I limiti di oscillazione del salario (1938); Economia dell'industria (1952); La banca (1955); Economia dello scambio (1955); Elementi di economia (1959); Lezioni di teoria dello sviluppo economico (1963); Il controllo sociale dell'economia (1967); Economia della produzione (1970).