Pubblicista e uomo politico (Granarolo di Faenza 1889 - Parigi 1931). Cattolico di formazione democratico-cristiana (murriana), aderì al Partito popolare solo nel 1921 su posizioni di sinistra. Tra il 1922 e il 1923 divenne uno dei più attivi collaboratori di don Sturzo, dirigendo tra l'altro il quotidiano Il popolo, a cui impresse un carattere nettamente antifascista. Dopo il delitto Matteotti fu tra i maggiori animatori dell'Aventino e presentò la denuncia al senato contro il gen. De Bono. A metà del 1925 dovette esulare in Francia, ove diresse il Corriere degli Italiani e poi Il pungolo, due battaglieri periodici antifascisti. Le sue critiche si appuntarono spesso anche contro la Concentrazione e altre formazioni antifasciste. I suoi Scritti politici sono stati raccolti nel 1956.