FANELLI, Giuseppe
Patriota, nato a Napoli il 15 ottobre 1827, morto ivi il 6 gennaio 1877. Non ancora ventunenne, accorse come volontario a combattere in Lombardia la prima guerra dell'indipendenza, e a Milano vide per la prima volta il Mazzini, che seguì a Lugano dopo i disastri dell'agosto 1848. Nell'ottobre dello stesso anno si recò in Toscana, per unirsi con la compagnia che Giacomo Medici conduceva a Roma, dove combatté alla difesa del Vascello. Vi conobbe N. Fabrizi, col quale andò in esilio a Malta dopo la caduta della Repubblica Romana (3 luglio 1849), e di là in Corsica. Riuscì più tardi a tornare a Napoli (1853), dove riprese a cospirare, mantenendosi in corrispondenza col Fabrizi, e formando un comitato rivoluzionario che si pose in relazione col Mazzini e con C. Pisacane. Fu così preparata quella spedizione che ebbe una tragica fine a Sapri (luglio 1857). Al F. fu rimproverato che il comitato napoletano non avesse efficacemente cooperato al moto insurrezionale che avrebbe dovuto scoppiare in Napoli e nelle provincie, contemporaneamente allo sbarco a Sapri. Andato in esilio a Malta e di là subito dopo sfrattato, riparò a Londra, dove si giustificò presso il Mazzini; ma quando il Nicotera, superstite del massacro, fu liberato dal carcere, ebbe col F. un vivo alterco, ritenendolo responsabile dell'eccidio di Sapri. Eletto deputato nella IX legislatura per il collegio di Monopoli, gli fu riconfermato il mandato in altre due elezioni.
Bibl.: C. Gambuzzi, Sulla tomba di G. F., s. a.; L. De Monte, Cronaca del comitato segreto di Napoli su la spedizione di Sapri, Napoli 1877; P. E. Bilotti, La sped. di Sapri, Salerno 1907; G. Mazzini, Scritti editi ed inediti, ediz. nazionale, voll. LVII e LVIII, Imola 1931.