FARINELLI, Giuseppe (il casato era originariamente Finco)
Compositore, nato a Este il 7 maggio del 1769, morto a Trieste il 12 dicembre 1836. Sembra che egli abbia compiuto gli studî, altrove iniziati, presso i maestri napoletani della Pietà dei Turchini. Esordì probabilmente a Napoli con Il dottorato di Pulcinella nel 1792, una farsa nella quale cominciava a rivelarsi quella tendenza cimarosiana che improntò tutta la produzione di lui. Ebbe larga notorietà per non meno di 50 lavori: farse sentimentali, intermezzi, commedie, melodrammi, ecc. Come i suoi maggiori contemporanei doveva vedersi superato nella fortuna popolare dal Rossini. A più d'una farsa del F. toccò, del resto, di precedere o seguire una breve opera giovanile del Rossini, e non sempre si salvò nel confronto. Il F. continuò a comporre per parecchi teatri, e anche per la Chiesa, vivendo a Torino dal 1810 al 1817, e a Trieste, ove tenne il posto di concertatore del Teatro Grande, e dal 1819 quello di maestro di cappella e organista di S. Giusto.